(Alliance News) - Mercoledì gli indici azionari europei - con Milano in area 25.500 - hanno terminato la corsa in rosso, con gli occhi puntati sempre su quelle che potrebbero essere le mosse delle maggiori banche centrali.

I dati PPI statunitensi inferiori alle attese hanno rafforzato la tesi per un inasprimento meno aggressivo da parte della Federal Reserve, con i mercati che si posizionano sull'ipotesi che la banca centrale possa moderare l'entità degli aumenti dei tassi a 50 punti base da dicembre dopo aver realizzato quattro aumenti consecutivi di 75 punti base.

A questo proposito, sul FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base anche all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR - l'aumento del tasso principale per la riunione del 14 dicembre ha una probabilità prezzata all'85% sull'intervallo superiore compreso fra 425/450 bps. Il 15% invece ha la probabilità di un aumento nell'area 450/475 bps.

Sul fronte bellico, le preoccupazioni per il potenziale spargimento della guerra in Ucraina nei paesi vicini si sono attenuate dopo che la NATO ha affermato che un missile che ha colpito la Polonia era probabilmente la difesa aerea dell'Ucraina.

Fra le mura domestiche, si segnala che a ottobre l'inflazione ha registrato un aumento del 3,4% su base mensile dallo 0,3% di settembre e dell'11,8% su base annua dall'8,9%, secondo i dati pubblicati dall'Istat mercoledì. La stima preliminare era di un dato pari all'11,9%.

È necessario risalire a giugno 1983, quando registrarono una variazione tendenziale del 13%, per trovare una crescita su base annua dei prezzi

Il FTSE Mib, quindi, chiude in rosso dello 0,7% a 25.531,27.

Fra i segmenti minori italiani, il Mid-Cap è in rosso dell'1,5% a 39.538,21, come lo Small-Cap ha chiuso giù dell'1,7% a 27.696,49, mentre l'Italia Growth cede l'1,0% a 9.325,96.

In Europa il FTSE 100 di Londra ha ceduto lo 0,3%, il CAC 40 di Parigi si è contratto dello 0,5%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha ceduto l'1,0%.

Sul Mib, Amplifon, cede il 3,7%. La società ha fatto sapere martedì di aver acquistato, dal 7 al 10 novembre 2022, 160.000 azioni ordinarie a un prezzo medio unitario di EUR26,467 per azione, per un controvalore complessivo di EUR4,2 milioni.

Telecom Italia, ugualmente, si posiziona sui bassifondi cedendo il 2,8% dopo aver ricevuto il declassamento di Fitch Ratings, che ha modificato il giudizio di rating da livello BB outlook negative a livello BB- outlook negative.

Saipem arretra ugualmente del 2,8%, virando al ribasso dopo tre sedute da ribassista.

Tra i pochi rialzisti, Leonardo sale del 2,2% alla sua terza seduta da rialzista.

Hera si apprezza invece dell'1,5% in scia al verde della vigilia con lo 0,8%.

Sul Mid, Seco arretra dell'8,2%, dopo quattro sedute concluse sul lato dei rialzisti.

Carel Industries cede invece il 5,7%, virando al ribasso dopo quattro sedute da rialzista.

Il consiglio di amministrazione di MFE-MediaForEurope ha approvato martedì le informazioni periodiche finanziarie relative ai primi nove mesi 2022 riportando ricavi per EUR1,90 miliardi in calo rispetto a EUR1,99 miliardi del 30 settembre 2021. Il risultato netto consolidato è positivo per EUR78,5 milioni ma in forte calo rispetto ai EUR273,8 milioni del 2021, che, fa sapere la società in una nota, beneficiavano della plusvalenza di EUR86,7 milioni generata dalla cessione di Towertel.

Le azioni di classe A hanno ceduto l'1,8%, mentre quelle di classe B hanno fatto un passo indietro del 4,4%.

MutuiOnline cede invece il 5,9%. La società ha comunicato lunedì di aver registrato ricavi in calo dell'1,7% su base annua nei primi nove mesi, a EUR226,4 milioni da EUR230,2 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. L'Ebitda è sceso del 2,4% a EUR65,9 milioni da EUR67,5 milioni mentre l'utile operativo è salito del 2,9% a EUR51,2 milioni da EUR49,7 milioni. L'utile netto è invece cresciuto del 16% su base annua, a EUR38,5 milioni da EUR33,2 milioni.

Sullo Small, algoWatt cede il 6,4%, posizionandosi verso la settima seduta da concludere sul lato dei ribassisti.

Bioera cede invece il 6,0%, facendo seguito al rosso della vigilia, seppure con lo 0,4%.

Triboo, in ribasso dell'1,0%, ha approvato martedì i dati finanziari dei primi nove mesi dell'anno al 30 settembre 2022 riportando ricavi consolidati pari a EUR68,7 milioni in crescita del 2,4% rispetto ai EUR67,1 milioni al 30 settembre 2021 e un Ebitda consolidato in crescita del 5,4% a EUR8,5 milioni rispetto a EUR8,0 milioni al 30 settembre 2021.

TXT e-solutions cede invece il 2,3%, dopo aver comunicato lunedì di aver siglato un accordo per rilevare l'intero capitale di PGMD, i cui risultati verranno consolidati da TXT dal 15 novembre. TXT pagherà EUR3,5 milioni per rilevare PGMD, società con sede a Milano e un organico di oltre 25 risorse, che offre competenze consulenziali specializzate in ambito digital advisory e transformation e soluzioni applicative proprietarie per la digitalizzazione di processi core nel settore della sanità pubblica e privata.

Tra le PMI, Ilpra sale del 18%, marcando la sua quarta seduta di fila sul lato dei rialzisti.

Buoni acquisti anche su Casta Diva, che registra un verde del 5,5% dopo due sedute concluse sul lato dei ribassisti.

Sul fondo Growens cede il 5,1% in scia al rosso della vigilia con il 2,2%.

Eles cede invece il 5,8%, cedendo terreno dopo due sedute di guadagni.

A New York, il Dow sta salendo dello 0,1%, il Nasdaq sta cedendo l'1,2%, mentre l'S&P 500 è in passivo dello 0,5%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0404 contro USD1,0378 di martedì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1886 da USD1,1894 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD92,09 al barile da USD93,28 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.777,27 l'oncia da USD1.776,87 l'oncia di martedì in chiusura.

Nel calendario economico di giovedì, alle 0050 CET è previsto il saldo della bilancia commerciale del Giappone, mentre alle 0800 CET dall'Italia sarà la volta del dato sulle immatricolazioni auto, in arrivo anche dalla Germania. Alle 1000 CET dall'Italia in arrivo il saldo della bilancia commerciale.

Alle 1100 CET dall'Eurozona sarà la volta della produzione delle costruzioni e l'atteso dato sull'inflazione.

Dagli USA, nel pomeriggio alle 1430 CET arrivano i permessi di costruzione e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. Attesi anche i discorsi dei membri della Fed Bowman, Tenreyro, Mester e Jefferson.

Alle 1900 CET un'asta dei TIPS con scadenza a dieci anni.

Fra le società, attesi i risultati intermedi di Class Editori e Compagnia Immobiliare Azionaria.

Di Maurizio Carta; mauriziocarta@alliancenews.com

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