MILANO (MF-DJ)--Per quanto riguarda il mercato del debito, il volume delle emissioni obbligazionarie corporate è aumentato del 38% nel 2021: il totale delle operazioni registrate è stato pari a 42 miliardi (12 miliardi in più rispetto all'anno precedente).

E' quanto emerge dal sesto Osservatorio sui Mercati dei Capitali 2021 di Equita, che analizza annualmente i principali trend di sviluppo dei mercati azionari e obbligazionari in Italia.

Con riferimento alla tipologia di rating, le emissioni 'Investment Grade' (29,3 miliardi nel 2021) hanno rappresentato il 70% del totale delle emissioni sul mercato italiano (+64% rispetto al 2020) mentre i bond "High Yield" (pari a 10,4 miliardi) il 25% delle emissioni totali (+84% rispetto al 2020); le emissioni "Not rated" invece ammontano a 0,8 miliardi, ovvero il 2% delle emissioni totali (-52% rispetto al 2020), mentre le emissioni "Crossover" si sono attestate a 1,3 miliardi (3% delle emissioni totali, -73% rispetto al 2020).

Il settore energy e chimico ha rappresentato circa il 49% del volume totale delle emissioni nel 2021, seguito dal settore delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha rappresentato il 17%. I settori con emittenti frequenti (come Enel - 13 miliardi, Eni - 3 miliardi, Autostrade - 1 miliardo) hanno mostrato un livello di attività più elevato. Con riferimento ai volumi dei Minibond, questi sono diminuiti del 6% (151 milioni in totale nel 2021) a causa degli impatti derivanti dal Covid-19. Il numero delle emissioni è comunque aumentato da 19 al 22 (+16% rispetto al 2020).

Analizzando le tipologie di investitori, l'Osservatorio evidenzia un dato importante per il mercato azionario: nel 2021 gli investitori istituzionali hanno rappresentato il 100% della domanda totale di Ipo su Euronext Milan, così come era avvenuto nel 2020. Nessuna operazione di primario ha dunque coinvolto investitori retail.

Se si osservano i dati del mercato secondario, poi, il peso degli investitori istituzionali nel capitale sociale delle società italiane incluse nel Ftse All-Share è rimasto invariato rispetto al 2020 e pari al 12%. Le analisi evidenziano anche che i mercati azionari italiani dipendono ancora molto dagli investitori esteri: questa categoria ha rappresentato nel 2021 il 92% del totale degli investitori istituzionali attivi in società quotate incluse nel Ftse All-Share (93% nel 2020).

Sul mercato obbligazionario invece, nel 2021 gli asset managers sono stati la categoria di investitore più rilevante nel mondo del debito, con un peso del 62% (65% nel 2020): la seconda categoria è stato il segmento bancario, con le banche che hanno rappresentato il 17% del portafoglio ordini, dato superiore al 2020 (12%); infine, i fondi assicurativi e pensionistici hanno continuato a svolgere un ruolo importante nelle operazioni promosse dagli emittenti italiani con un peso del 14%.

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(END) Dow Jones Newswires

May 04, 2022 12:50 ET (16:50 GMT)