Tokyo ferma per festività. Petrolio in rialzo

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 nov - I listini europei si apprestano ad avviare in territorio cautamente positivo la prima seduta della settimana in scia alle borse cinesi che hanno chiuso le contrattazioni in rialzo. Il listino giapponese invece è fermo per festività. Così i future dell'Euro Stoxx viaggiano in rialzo dello 0,06%, Milano e Francoforte salgono dello 0,13%, Parigi dello 0,08%. Tornando sul fronte asiatico da oggi fino all'8 novembre il Comitato Permanente del Congresso Nazionale del Popolo, il massimo organo legislativo cinese, si riunisce a Pechino e alcuni analisti puntano su almeno 2.000 miliardi di yuan (280 miliardi di dollari) di stimolo fiscale, a integrazione del pacchetto di stimoli monetari presentato a fine settembre. L'attenzione però è tutta rivolta alle elezioni americane di domani. Il mercato nelle ultime settimane si è posizionato per una possibile vittoria di Trump, tuttavia, gli ultimi sondaggi mostrano ancora un testa a testa, pertanto l'esito non è così scontato. Altro market mover della settimana la riunione di giovedì della Fed (seguita dalla consueta conferenza stampa di Jerome Powell) da cui potrebbero emergere indicazioni sulla politica monetaria a stelle e strisce e la riunione BoE, con l'istituto americano atteso tagliare i tassi di 25 punti base. Venendo al Vecchio Continente oggi saranno resi noti di dati sui servizi Pmi italiani e spagnoli e i prezzi alla produzione dell'area euro. Da monitorare anche la riunione dell'Eurogruppo attesa sempre per oggi. Volge al termine la stagione delle trimestrali negli Usa, mentre prende forza in Eurozona, dove in settimana sono attesi i conti di importanti società quotate come Enel, Commerzbank, Unicredit, Credit Agricole e Banco Bpm.

Sul valutario, il cambio l'euro/dollaro 1,089 (1,084 in chiusura venerdì), l'euro/yen a 165,75(165,93) e cross dollaro/yen è a 152,17 (152,94). Viaggia in rialzo il petrolio con il Brent gennaio a 74,41 dollari al barile (+1,8%) e il Wti dicembre a 70,84 dollari (+1,94%). Nel fine settimana i paesi membri dell'Opec+, tra cui l'Arabia Saudita e la Russia hanno annunciato di voler estendere i tagli alla produzione di petrolio fino alla fine di dicembre, rimandando così il previsto incremento dell'output per fare fronte al ribasso dei prezzi. Poco mosso il gas che sale dello 0,44% a 39,35 euro al megawattora, mentre l'oro si attesta a 2.750,85 dollari l'oncia (+0,06%). Infine il Bitcoin, particolarmente sensibile al risultato elettorale americano, si attesta a 69.004,6 dollari (+0,64%).

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(RADIOCOR) 04-11-24 08:44:08 (0114)ENE 3 NNNN


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November 04, 2024 02:44 ET (07:44 GMT)