ROMA (Reuters) - Il governo italiano si confronterà oggi con gli investitori ribelli nell'assemblea degli azionisti di Enel, in una votazione su chi dovrà guidare la più grande società quotata del Paese e campione dell'energia sostenibile.

Al centro della disputa c'è l'influenza che il Tesoro esercita sulle società strategiche partecipate dello Stato, che controlla insieme ad investitori istituzionali sempre più apertamente attivi.

Covalis ha chiesto maggiore democrazia tra gli azionisti, sostenendo che il Tesoro non dovrebbe essere in grado di dettare le scelte di una società quotata in borsa.

Enel, che è anche una delle maggiori utility in Europa, ha cercato di posizionarsi come leader nello sviluppo delle energie rinnovabili. Dopo che il suo debito è aumentato, ha deciso di concentrare le attività in sei Paesi, tra cui Italia, Spagna e Stati Uniti.

L'esito del voto di oggi è difficile da prevedere e l'assemblea degli azionisti, che inizierà alle 14,00, potrebbe protrarsi fino a sera.

I restanti tre posti nel board saranno probabilmente spartiti tra Covalis e Assogestioni.

La scelta del presidente si preannuncia combattuta e sarà uno scontro diretto tra il candidato del Tesoro Paolo Scaroni, ex amministratore delegato di Enel e di Eni e attuale presidente del Milan, e il candidato di Covalis Marco Mazzucchelli.

Covalis sostiene che Enel ha bisogno di una figura indipendente, come l'ex banchiere Mazzucchelli, per la supervisione delle proprie attività e potrebbe cercare di riaprire la scelta dell'amministratore delegato se il suo candidato alla presidenza dovesse avere successo.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)