ROMA (MF-DJ)--Accelera il piano dismissioni di Enel, annunciato in occasione del piano industriale a novembre e con cui mira a ridurre il debito di 21 miliardi. In particolare, novità importanti arrivano riguardo ai tempi circa la dismissione degli asset in Grecia. Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza da più fonti, nei prossimi giorni arriveranno sul tavolo dell'advisor Bnp Paribas le offerte da parte dei soggetti interessati.
A quanto si apprende, la data ultima di consegna dovrebbe essere entro metà della prossima settimana, con l'obiettivo di passare poi alle fasi finali già a metà febbraio. In corsa, vi sarebbero principalmente soggetti di tipo finanziario tra cui spiccherebbero Kkr, Macquarie, Antin e State Grid of China, ma non è esclusa anche la presenza di alcuni gruppi strategici tra cui potrebbe figurare anche un player italiano.
Sondando il sentiment degli addetti ai lavori si intuisce, però, che la partita potrebbe essere più nelle corde dei fondi, anche alla luce delle valutazioni sull'importo complessivo dell'operazione. Il dossier potrebbe raggiungere, secondo indiscrezioni, una stima compresa tra 1 e 1,2 miliardi di euro di enterprise value. Inoltre, per un operatore strategico - magari non strutturato su molteplici tecnologie di produzione energetica green - la partita potrebbe riservare delle «criticità». Il gruppo guidato dal ceo Francesco Starace opera nel Paese ellenico tramite Enel Green Power Grecia ed è cresciuta puntando su un mix di generazione che valorizzasse le risorse naturali del Paese. Il gruppo è infatti attivo con 60 impianti tra eolico, solare e idroelettrico per una capacità complessiva di 551,15 Mw, suddivisa in 368,2 Mw eolici, 163,65 Mw solari e 19,3 Mw idroelettrici. È evidente quindi come qualora una società partecipasse al deal dovrebbe essere preparata ad accogliere tre tipologie di asset. Anche perché non è detto che si procederà a uno spezzatino.
Parallelamente alla partita in terra greca, Enel è al lavoro sul fronte rumeno per cedere le attività nel Paese. A metà dicembre è stato annunciato un accordo di esclusiva con la greca Public Power Corporation e in questi giorni, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, Ppc starebbe ultimando la due diligence e si appresta a riunire il consiglio d'amministrazione per presentare entro la prossima settimana l'offerta vincolante a Enel. Con Ppc, assistita dall'advisor Goldman Sachs, ci sarebbero anche due fondi d'investimento, ovvero Brookfield asset management e Amber Infrastructure.
Enel S.p.A. è il primo produttore e distributore italiano di elettricità. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- vendita di elettricità e gas naturale: 227,8 TWh di elettricità prodotta, 321,1 TWh di elettricità e 10,2 miliardi di m3 di gas naturale venduti nel 2022. Inoltre, il gruppo sviluppa attività di ingegneria e costruzione di impianti e unità di generazione elettrica;
- trasporto e distribuzione di elettricità: 507,7 TWh di elettricità trasportati nel 2022. A fine 2022 Enel S.p.A. dispone di una rete di distribuzione elettrica pari a 2,024,038 km.
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Italia (71,9%), Europa (22,7%), America (5,3%) e altri paesi (0,1%).