ROMA (MF-DJ)--La Russia ha vietato alle società dei cosiddetti "Paesi ostili" di vendere fino alla fine dell'anno quote di banche e asset energetici considerati strategici. In un decreto firmato dal presidente Vladimir Putin viene fatto divieto con effetto immediato agli investitori dei Paesi che hanno sostenuto le sanzioni di vendere le proprie controllate in accordi di co-produzione.

Secondo quanto riportato dal quotidiano "Kommersant", ad essere temporaneamente congelata sarebbe innanzitutto l'uscita degli azionisti stranieri dall'industria energetica. Il riferimento, in particolare, è al gia' annunciato accordo per la cessione da parte di Enel della sua partecipazione del 56,43% in Enel Russia (che possiede tre centrali da 5,6 GW e due parchi eolici) a Lukoil e al fondo Gazprombank-Frezia.

La decisione non è ancora ufficiale perchè un elenco completo delle società che rientrano nel divieto dovrebbe essere presentato formalmente questa settimana. Allo stesso tempo, però, il decreto lascerebbe la possibilita' di chiudere le transazioni con un permesso speciale del presidente Putin.

Enel ha comunicato di aver raggiunto l'accordo per la sua uscita a meta' giugno, ma era ancora in attesa dell'eventuale via libera delle Autorita' russe.

gug


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August 09, 2022 11:51 ET (15:51 GMT)