ROMA (MF-DJ)--Arriva dal Sud America il primo anticipo dei conti trimestrali della capogruppo Enel, attesi il 3 novembre: i numeri dell'area valgono circa il 25% dell'ebitda consolidato. Dalle prime evidenze emerge che idroelettrico e gas hanno guidato la corsa di Enel Chile, influenzata positivamente anche della riorganizzazione societaria. Enel Americas ha sofferto il cambio col dollaro e l'inflazione fuori controllo in Argentina (+ 83%), ma allargando ai 9 mesi l'andamento resta positivo.

Partendo da Enel Chile, scrive MF-Milano Finanza, il terzo trimestre si è chiuso così con una crescita record, ben visibile nell'incremento a 3 cifre di ebitda ed utile netto: il primo ha raggiunto i 242 milioni di euro (+ 201% anno su anno), il secondo è più che raddoppiato a 117 milioni di dollari (+ 128%, sempre anno su anno). Nei nove mesi l'ebitda è salito a 543 milioni (+18%) mentre ben più marcato è il progresso dell'utile netto a 215 milioni (+140%). Sono cresciuti anche gli investimenti: 715 milioni nei nove mesi (+ 13%).

Il cfo Giuseppe Turchiarelli ha spiegato al mercato che l'impennata dell'ebitda è dipesa dall'idroelettrico,cresciuto da 1,6 a 2,9 Twh, e dall'ottimizzazione del business del gas naturale: insieme hanno apportato un contributo di ben 198 milioni sui 242 totali. Altro elemento positivo, Diminuisce il costo medio del debito di Enel Chile dal 4,4% di dicembre 2021 al 3,9% di settembre 2022.Raggiunta la produzione netta di energia elettrica 16.520 GWh a settembre 2022, il 19,7% (+2.718 GWh) in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, principalmente a causa del maggior dispacciamento di centrali elettriche a ciclo e maggiore produzione di energia idroelettrica e solare nel 2022. La produzione netta di energia elettrica nel terzo trimestre 2022 è pari a a 6.291 GWh, superiore del 36,0% (+1.667 GWh) rispetto al dato del terzo trimestre 2021 principalmente per effetto della maggiore generazione idroelettrica e solare.

Per Enel Chile, che ha una capitalizzazione di mercato di oltre 2 miliardi di dollari, il terzo trimestre è stato anche quello che ha sancito la chiusura dell'Unità 2 (350 MW) di Bocamina.

Dopo la chiusura di Tarapacà nel 2019 e dell'Unità I di Bocamina nel 2021, Enel Chile diventa così la prima utility elettrica del paese a non utilizzare più il carbone per le sue operazioni di generazione, 18 anni prima dell'obiettivo originale del 2040 fissato all'interno del Piano nazionale di decarbonizzazione del Cile del 2019.rendendo la società la prima a non utilizzare più carbone nel Paese.

Discorso più articolato per l'altra controllata Enel Americas, che ha visto frenare i conti luglio-settembre, pur mantenendo un andamento positivo nei nove mesi. Nel terzo trimestre l'ebitda è sceso del 7,1% anno su anno, fermandosi poco oltre il miliardo di dollari, andamento attribuito alle minori performance in Argentina e Brasile, parzialmente compensate da Colombia e Perù. Nei nove mesi l'ebitda ha raggiunto quota 3,4 milardi di dollari, +17,1%.

In generale sui conti ha pesato anche una perdita di valore associata al processo di vendita di Enel Distribucion Goias per 786 milioni di dollari, e di Enel Generacion Fortaleza, per 77 milioni di dollari. L'utile netto, infatti, è stato ribaltato in negativo per 680 milioni di dollari nel trimestre, in calo di 944 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A netto di questo impatto, la flessione sarebbe stata di 11 milioni di dollari (- 4,2%) e il risultato dei nove mesi sarebbe aumentato di 259 milioni di dollari.

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0109:17 nov 2022


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November 01, 2022 04:19 ET (08:19 GMT)