MILANO (Reuters) - Enel punta a costruire negli Stati Uniti uno stabilimento per i pannelli fotovoltaici allo scopo di aumentare la capacità di energie rinnovabili in tutto il Nord America.

Lo ha detto il responsabile della divisione Enel Green Power, Salvatore Bernabei, in un briefing, aggiungendo che il gruppo intende incrementare la capacità della propria gigafactory di Catania fino a 3 gigawatt nel 2024 e di sviluppare una nuova generazione di pannelli fotovoltaici in grado di competere con l'Asia.

Bernabei ha detto che l'Europa potrebbe aver bisogno di 30 GW all'anno di capacità a questo proposito, ma ha aggiunto che altri Paesi come gli Stati Uniti e l'India hanno obiettivi più ambiziosi.

"La nostra idea è di fare un 'copia e incolla' di questo stabilimento in altri mercati, compreso gli Stati Uniti", ha detto.

Enel, il più grande operatore privato mondiale di energia rinnovabile, ha incluso gli Stati Uniti nella lista dei Paesi di primaria importanza dove prevede di costruire circa il 90% della sua capacità rinnovabile aggiuntiva.

Bernabei ha detto che il gruppo prevede di distribuire circa 6,5 GW di nuova energia green in Nord America nei prossimi tre anni.

Enel, che prevede investimenti per 170 miliardi di euro fino al 2030, sta cercando di aumentare la sua capacità di energia rinnovabile a livello mondiale a 154 GW dai circa 54 GW attuali.

L'azienda mira ad avere un portafoglio di generazione di energia completamente sostenibile entro il 2040, quando prevede di azzerare le emissioni di CO2.

Bernabei ha detto che l'Asia è una zona di interesse per il gruppo elettrico che sta puntando a nuovi mercati come il Vietnam e la Corea del Sud.

"Abbiamo grandi ambizioni in India", ha detto, ma ha escluso qualsiasi interesse per il gigantesco mercato cinese.

Alla domanda sulla Russia, Bernabei ha detto che il gruppo è presente nel Paese e che "a lungo termine la Russia avrà bisogno di energie rinnovabili".

Enel, che controlla l'utility spagnola Endesa, dovrebbe abbandonare la produzione di energia da carbone entro il 2027 e dal gas entro il 2040, sostituendoli con nuove fonti verdi e soluzioni ibride di stoccaggio di energia rinnovabile.

Bernabei ha confermato la scadenza per l'uscita dal settore del carbone, nonostante la preoccupazione che l'attuale crisi del gas e l'aumento dei prezzi dell'energia possano costringere alcuni Paesi a ritardare la chiusura delle centrali a carbone.

"Quello che sta succedendo è solo un problema temporaneo", ha detto.

Bernabei ha aggiunto che Enel non ha alcun interesse a investire nel nucleare.

(Stephen Jewkes, in redazione a Milano Andrea Mandalà, Gianluca Semeraro)