MILANO (MF-DJ)--Da una generica filiera alla quale destinare fino a 3 miliardi di euro all'individuazione di progetti specifici da sostenere col Recovery Plan. Da quando il premier incaricato Mario Draghi ha deciso di istituire il ministero della Transizione ecologica, affidandolo a Roberto Cingolani, e tanto più dopo l'esplicito riferimento all'idrogeno tra gli obiettivi strategici del governo, nel discorso di ieri al Senato, si allunga l'elenco dei progetti di ogni taglia che si candidano ai fondi europei.

«Nelle prossime settimane», ha detto Draghi, «rafforzeremo l'azione strategica del programma, in particolare con riguardo agli obiettivi riguardanti la produzione di energia da fonti rinnovabili (...), le reti di distribuzione per i veicoli elettrici, la produzione e distribuzione di idrogeno». La precedenza, ha messo in chiaro Draghi, andrà ai progetti con una fattibilità nell'arco di 6 anni. In cantiere ce ne sono a decine. Enel Green Power, per esempio, ha tenuto a battesimo il piano H2IseO, per individuare la migliore modalità di fornitura di idrogeno verde per la mobilità ferroviaria in Lombardia.

Per ora è un protocollo d'intesa firmato da Fnm ed Egp, ma concretamente il progetto, promosso in collaborazione con Trenord, punta a far nascere in Lombardia, in particolare nel Sebino e in Valcamonica, la prima Hydrogen Valley italiana. Come tempistica, rientra nell'agenda Draghi: i nuovi treni entrerebbero in servizio dal 2023, con la realizzazione di impianti per la produzione di idrogeno alimentati da energia rinnovabile. In campo c'è anche Italgas. La società di distribuzione del gas vuole realizzare in Sardegna un impianto «Power To Gas» che utilizzi energia elettrica da fonte «green» per produrre combustibili rinnovabili come appunto l'idrogeno verde. L'impianto verrebbe poi collegato alle nuove reti di distribuzione cosiddette native digitali. Non può mancare Snam.

Il gruppo che ha nell'ad Marco Alverà, uno dei più convinti sostenitori dell'idrogeno, ha stretto un'intesa con Edison e Tenaris per la decarbonizzazione dell'acciaieria di Dalmine. Si tratta di introdurre l'idrogeno verde in alcuni processi produttivi, tramite un elettrolizzatore da circa 20 MW e realizzare un sito di stoccaggio per l'accumulo di idrogeno ad alta pressione. La taglia dell'elettrolizzatore, rilevante per lo stato attuale del mercato, è la stessa di quello previsto nell'accordo tra Saras ed Enel Green Power per l'impianto di idrogeno verde destinato alla raffineria di Sarroch.

fch

MF-DJ NEWS

1808:28 feb 2021

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February 18, 2021 02:30 ET (07:30 GMT)