ROMA (MF-DJ)--"Tra il prezzo del gas alle stelle e gli incentivi del Superbonus, gli italiani hanno riscoperto i pannelli solari: mi stanno chiamando clienti che avevano chiesto un preventivo nel 2015 e non si erano fatti più sentire. Troppo tardi, ormai, anche per installare un piccolo impianto da balcone: se ne riparla l'anno prossimo". Il racconto di Giulio Arletti, ad di TriEnergia, uno dei principali distributori di pannelli solari in Italia, è la fotografia di quanto sta accadendo da inizio 2022: nei primi sette mesi dell'anno la potenza installata ha già superato il dato dell'anno scorso ed è cresciuta del 155% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Ma cosa è accaduto? Dopo anni di stasi del settore, dovuta alla fine degli incentivi per l'energia fotovoltaica e con i costi dell'energia arrivata a livello storici con la guerra in Ucraina, è partita la corsa alle rinnovabili fai da te, scrive "Repubblica". E il modo più semplice è installare un pannello sul balcone, per chi abita in condominio, o in giardino, per chi ha una casa unifamiliare. Ma anche le piccole imprese o le aziende artigianali hanno riscoperto la possibilità di rendersi autonomi, ricoprendo tetti o sfruttando i cortili dei capannoni. Peccato che il successo si sia trasformato in breve tempo in un problema.

Così come è accaduto con il Superbonus al 110%, l'eccesso di domanda ha creato una lista di attesa per l'esecuzione dei lavori. E gli installatori sono capaci di dare appuntamento alla prossima primavera per le richieste arrivate nelle ultime settimane. La conferma arriva da un leader di settore come Enel X. Così come da chiunque si trovi coinvolto a vari livelli. È il caso di Nicola Baggio, fondatore e direttore tecnico di FuturaSun, società produttrice di pannelli, il quale spiega come il collo di bottiglia si sia creato non tanto per la mancanza di pannelli che ne è una conseguenza - quanto per la mancanza di installatori e di personale. Un problema che rischia di protrarsi per i prossimi mesi.

"La nostra società - racconta - nasce in Cina, con produttori locali, e da lì abbiamo esportato in questi anni in tutta Europa, dall'Italia ai paesi scandinavi fino alla Spagna. Già dall'anno scorso, vista la domanda crescente, abbiamo pensato di aprire uno stabilimento anche in Italia, in provincia di Padova: ma facciamo fatica a trovare il personale. Ma la colpa è di quanto accaduto con la fine degli incentivi".

Qui sta il punto: finita la stagione del "conto energia", c'è stato un crollo della potenza installata. E molte società spcializzate nell'installazione hanno dovuto chiudere. Con perdita di professionalità e competenze. Ora si stanno ricostruendo, ma ci vorrà tempo. A supporto dei racconti dei protagonisti del settore, arrivano i numeri dei primi sette mesi dell'anno. Dal primo gennaio scorso - secondo i numeri forniti dall'associazione di categoria Italia Solare - sono stati connessi 87.618 impianti fotovoltaici per una potenza di 1.281 megawatt, con un aumento rispettivamente del 115% e 155% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Quasi il 40% viene da impianti domestici e pmi, un segmento che è cresciuto del 157%. Potenzialmente, potrebbe crescere ancora di più, dando un contributo al risparmio di gas per produrre energia, ma in questo momento non è possibile.

gug


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October 07, 2022 04:21 ET (08:21 GMT)