ROMA (MF-DJ)--Le competenze all'interno dei cda? Sono importanti ma non per forza fondamentali, è più determinante avere componenti del board che sappiano prendere decisioni e siano un vero stimolo per il management. Il presidente? Una figura sottovalutata e in ogni caso è importante spiegare le proprie scelte al mercato. A pochi mesi da un nuovo valzer di nomine che riguarderà molte società quotate, ma soprattutto cinque grandi aziende controllate dallo Stato, Enel, Eni, Leonardo, Poste e Terna. Ecco quali sono le richieste del mercato alla premier Giorgia Meloni.

Lo spiega a MF-Milano Finanza Andrea Di Segni, managing director di Morrow Sodali che fa il punto sulle nomine in arrivo. Si è molto parlato di nomi, di chi potrebbe restare e chi arrivare, ma ci sono alcuni aspetti che i nuovi board dovrebbero considerare. «Intanto ci sono da considerare le tempistiche, la lista viene spesso indicata l'ultimo giorno utile, mentre secondo le best practices il mercato necessiterebbe di 30-35 giorni per valutare nuovi nominativi», spiega Di Segni, che poi sottolinea come sarebbe importante spiegare il perché delle scelte.

«Difficile lo faccia il Ministero dell'Economia, ma in questo caso le società più virtuose dovrebbero farlo in maniera autonoma, spiegando la logica dietro le competenze scelte». Il tema delle competenze torna ciclicamente, spesso si selezionano esperti di aree particolari come sostenibilità o cybersicurezza, «ma non credo sia sempre una scelta efficace», prosegue il manager di Morrow Sodali. Forse può andare bene per piccole aziende, ma non per grandi società. Tematiche come la sostenibilità o la cybersicurezza (solo per fare due esempi) «necessitano di interi team dedicati, non basta certo il singolo componente di un cda per incidere sul business.

Più importante avere invece manager che siano abituati a decidere, ad esempio dei C-level di altre aziende». Infine, «la figura più importante di un cda è quella del presidente «ma a volte chi decide lo dimentica e opta per figure che sono poco incisive», spiega Di Segni. Sarebbe un bel segnale per il mercato «selezionare presidenti che siano in grado di fare da vero contraltare all'amministratore delegato». Il mercato, va detto, spesso fornisce indicazioni in vista delle assemblee e lo fa attraverso i proxy advisor, che però non sempre vengono ascoltati in assemblea dai fondi. Un'analisi sull'andamento dei voti nelle assemblee del 2022 è stata fatta da Georgeson, e sarà presentata in anteprima nel corso di un Webinar su invito che si terrà venerdì 20 gennaio.

«Sono anni che ci diciamo che i proxy sono importanti per il mercato, per una volta siamo andati a misurare quando e come il voto si è disallineato rispetto alle indicazioni dei proxy» spiega a MF-Milano Finanza Lorenzo Casale, head of market di Georgeson per l'Italia. L'analisi ha riguardato le 344 delibere del Ftse Mib del 2022 e ha tenuto conto delle indicazioni dei tre principali proxy che operano a livello internazionale ossia ISS (utilizzata dal 90% del campione), Glass Lewis (63,3%) e la più piccola Frontis Governance (13,3%) e delle scelte dei primi 30 investitori sul mercato italiano.

Iss ha consigliato di votare contro le indicazioni portate dal cda in assemblea il 14,4% delle volte e ha registrato il maggior allineamento da parte dei fondi (91,3%), Glass Lewis invece ha suggerito raccomandazioni contrarie nel 18,4% dei casi e ha registrato un allineamento dei clienti dell'87,9% mentre infine Frontis ha proposto il 16,1% di raccomandazioni contrarie con un allineamento dell'87%. Lo studio di Georgeson individua anche gli investitori che hanno più seguito le indicazioni dei proxy e quelli che invece se ne sono discostati. Interessante il capitolo riguardante il «rinnovo delle cariche sociali». La lista dell'azionista strategico è stata consigliata il 42% delle volte da Iss, il 25% da Glass Lewis e solo il 10% da Frontis; quella di Assogestioni è stata invece più raccomandata da Glass Lewis (58%), seguita da Frontis (50%) e infine da Iss (42%). Interessante notare come nell'8-10% dei casi siano state date raccomandazioni per le «liste del cda» e per «altre liste» e che Frontis, anche se su un campione statistico inferiore, nel 20% dei casi abbia solo consigliato di votare contro le indicazioni portate in assemblea.

alu

fine

MF-DJ NEWS

1808:28 gen 2023


(END) Dow Jones Newswires

January 18, 2023 02:29 ET (07:29 GMT)