Cinque associazioni di consumatori italiane hanno intentato una causa collettiva contro Enel, sostenendo che la più grande utility del Paese non ha informato adeguatamente i clienti sui significativi aumenti dei prezzi del gas e dell'energia elettrica.

ADUSBEF, Assoutenti, Codici, Confconsumatori e CTCU hanno dichiarato martedì in un comunicato di volere che il tribunale di Roma esamini le presunte modifiche unilaterali dei contratti di gas e di energia elettrica attivate da Enel Energia, interamente controllata da Enel, tra luglio 2023 e aprile 2024.

Hanno anche chiesto al tribunale di ordinare all'azienda di rimborsare i consumatori per gli aumenti delle bollette e di pagare 200 euro (210 dollari) di risarcimento a ciascun cliente che si unisce all'azione collettiva.

Enel Energia ritiene di aver sempre agito nel pieno rispetto delle normative primarie e di settore, nonché delle regole contrattuali, ha dichiarato un portavoce dell'unità.

L'azienda ha semplicemente emesso ai suoi clienti i rinnovi delle condizioni economiche in scadenza, come previsto dal contratto, senza apportare alcuna modifica unilaterale ad esse mentre erano in vigore, ha aggiunto il portavoce.

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dichiarato ad aprile di aver avviato un'indagine sulle modalità di comunicazione degli aumenti dei costi energetici da parte di Enel, dopo aver ricevuto reclami da parte di oltre 600 clienti e piccole imprese in merito agli aumenti delle bollette decisi da Enel Energia per il periodo ottobre 2023-gennaio 2024.

(1 dollaro = 0,9513 euro)