(Alliance News) - Le borse europee chiudono in attivo, venerdì, dopo una settimana movimentata dai dati dell'inflazione di Italia ed Eurozona, che hanno spinto la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, oggi, a mandare un segnale forte e chiaro, ribadendo la necessità di alzare "i tassi a livelli che riporteranno l'inflazione al nostro obiettivo a medio termine in modo tempestivo".

"L'inflazione nell'area dell'euro è troppo alta - ha detto - avendo raggiunto la doppia cifra in ottobre per la prima volta dall'inizio dell'unione monetaria".

Così, il FTSE Mib ha chiuso in verde dell'1,4% a 24.675,18, il Mid-Cap su dello 0,9% a 39.692,86, lo Small-Cap in rialzo dello 0,4% a 27.806,49 mentre l'Italia Growth ha guadagnato lo 0,2% a 9.267,73.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha chiuso in verde dello 0,9%, il FTSE 100 di Londra ha terminato su dello 0,2% e il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in verde dell'1,2%.

Intanto, dagli USA, sono arrivati segnali contrastanti dai funzionari della Fed, tra chi ha ipotizzato un rialzo meno duro di 50 punti base e chi invece ha ribadito la necessità di mantenere un atteggiamento aggressivo.

Sul FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base anche all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR - l'aumento del tasso principale per la riunione del 14 dicembre ha una probabilità prezzata al 75% sull'intervallo superiore compreso fra 425/450 bps. Il 24% invece ha la probabilità di un aumento nell'area 450/475 bps.

Da segnalare che il petrolio continua a scendere: "L'ultimo calo di oggi ha visto cancellare circa il 4,0% da Brent e WTI - afferma Chris Beauchamp, capo analista di mercato presso la piattaforma di trading online IG - questo di per sé potrebbe dare nuovo slancio al rally azionario. Mentre i membri del FOMC continuano a parlare di tassi in aumento, il mercato sta guardando il petrolio e altre cose come le tariffe di spedizione e si aspetta un'ulteriore debolezza dell'IPC statunitense nei prossimi mesi".

Sul listino principale, quasi tutto tinto di verde, Enel sale in vetta col 3,1%, seguita da CNH Industrial, in attivo del 3,0%.

Stellantis chiude su del 2,1% nonostante i dati di ieri sulle vendite europee. Come mostrato giovedì dai dati dell'ACEA, l'European Automobile Manufacturers' Association, il colosso nato dalla fusione di PSA Groupe e Fiat Chrysler Automobiles ha registrato un calo delle vendite del l'1,8% a ottobre, avendo immatricolato 163.012 auto rispetto alle 165.967 di ottobre del 2021, con la quota di mercato scesa al 18% dal 21% circa.

Prysmian raccoglie l'1,1%. La società ha comunicato venerdì di essersi aggiudicata una commessa del valore di circa EUR150 milioni assegnata dal gestore greco dei sistemi di trasmissione IPTO – Independent Power Transmission Operator - per collegare le isole di Milos, Folegandros e Santorini.

Telecom Italia - in rosso dello 0,1% - ha fatto sapere venerdì che il consiglio di amministrazione di Sparkle, l'operatore globale del Gruppo TIM, ha cooptato Enrico Maria Bagnasco, affidandogli l'incarico di amministratore delegato.

Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di TIM, manterrà il ruolo di consigliere di amministrazione di Sparkle.

Sul Mid-Cap, WeBuild termina su del 3,0%. La società può contare su un solido mercato estero, con ordini in Europa, Australia e Nord America che hanno registrato complessivamente un valore di EUR13,1 miliardi, inclusi EUR5,1 miliardi di progetti per cui Webuild è risultata migliore offerente.

Inoltre, Webuild ha fatto sapere venerdì di proseguire nella crescita in Romania, dove il gruppo si è aggiudicato in consorzio un nuovo contratto del valore complessivo di EUR441 milioni per potenziare il corridoio Reno-Danubio della rete transeuropea di trasporto TEN-T.

Fanno bene anche LU-VE e Banca Ifis, su del 3,9% e 3,3%, rispettivamente.

Tra i ribassisti troviamo invece Alerion, CIR e GVS, che cedono tra il 2,2% e l'1,6%.

Sullo Small-Cap, Trevi Finanziaria ha chiuso in rosso del 36% in seguito all'annuncio del consiglio di amministrazione che giovedì ha fatto sapere di aver approvato alcune importanti deliberazioni alla base della prevista operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del gruppo Trevi, già comunicata nella sue linee guida il 30 settembre, volta a rendere la situazione finanziaria e patrimoniale del gruppo coerente con il piano consolidato 2022-2026.

"La manovra finanziaria 2022 è finalizzata a riequilibrare la situazione finanziaria e patrimoniale del gruppo Trevi, consentendo di superare l'attuale situazione di crisi e di incertezza in merito alla continuità aziendale, nonché mettendo il Gruppo Trevi nelle condizioni di poter raggiungere i target previsti dal piano consolidato 2022-2026", ha spiegato la società in una nota.

È infatti previsto che l'attuazione delle operazioni e la messa a disposizione delle risorse finanziarie previste dagli accordi che saranno sottoscritti nel contesto dell'operazione, consentirà al gruppo di migliorare sensibilmente i propri ratio finanziari consolidati già a partire dall'esercizio 2023, e di raggiungere, entro l'arco temporale del piano, una situazione finanziaria sostenibile e risanata".

Class Editori ha raccolto il 6,8% dopo aver fatto sapere di aver riportato al 30 settembre 2022 un risultato di competenza del gruppo negativo per EUR4,1 milioni, in miglioramento dalla perdita di EUR5,6 milioni di un anno prima.

I ricavi totali si attestano a EUR53,6 milioni da EUR46,1 milioni, in aumento di oltre il 16% sullo stesso periodo dell'anno precedente. Il miglioramento è riconducibile alla crescita della raccolta pubblicitaria oltre che allo sviluppo digitale e alla ripresa dell'attività di eventi internazionali di Gambero Rosso, spiega la società.

CIA, giù del 2,8%, ha riportato un utile netto di competenza nei primi nove mesi dell'anno che resta negativo a EUR489.000, ma in miglioramento da un valore negativo per EUR693.000.

I ricavi totali ammontano a EUR258.000 da EUR280.000 al 30 settembre 2021.

Tra le PMI, Gambero Rosso rimane nei quartieri alti e termina su dell'8,7%.

SolidWorld raccoglie lo 0,9%. Giovedì, alla pubblicazione del report annuale del politecnico di Milano che getta un'ombra sulle prospettive 2023 del settore della Logistica in Italia proprio per la forte crescita dei costi operativi, la società ha ricordato il proprio impegno per intervenire sulla crisi delle catene di fornitura globali che ha spinto sempre più aziende a considerare l'adozione di soluzioni interne di stampa 3D.

Arterra Bioscience chiude in rialzo dell'1,4%. La società ha comunicato giovedì di aver registrato un fatturato di EUR2,9 milioni nel terzo trimestre, in aumento del 5,7% da EUR2,7 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Innovatec cala del 4,3%. La società ha reso noti venerdì i risultati al 30 settembre 2022 riportando, nei primi nove mesi, ricavi per EUR222,3 milioni, che si confrontano con gli EUR237,8 milioni dell'intero anno 2021.

L'Ebitda ammonta a EUR27,1 milioni, a fronte di EUR32,9 milioni registrati in tutto l'anno 2021.

L'Ebit è pari a EUR15,6 milioni da EUR10,7 milioni registrati in tutto il 2021.

Ki Group termina in rosso del 21%.

A New York, nel pieno degli scambi, il Dow Jones è in verde dello 0,5%, l'S&P raccoglie lo 0,2% mentre il Nasdaq cede lo 0,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0354 contro USD1,0332 di giovedì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1902 da USD1,1793 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD87,44 al barile da USD92,06 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.756,96 l'oncia da USD1.766,89 l'oncia di giovedì in chiusura.

Nel calendario economico di lunedì, alle 0215 CET sono attesi i nuovi mutui dalla Cina.

Alle 0800 CET, dalla Germania, arriverà l'indice dei prezzi alla produzione.

Nel pomeriggio, alle 1500 CET in Francia si terrà l'asta dei BTF e in USA, dalle 1730 CET quella dei buoni del Tesoro a varie scadenze.

Tra le società quotate a Piazza Affari, sono attesi i risultati dei nove mesi di DHH.

Di Chiara Bruschi; chiarabruschi@alliancenews.com

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