ROMA (MF-DJ)--Un cda di Cdp già fissato da tempo per oggi potrebbe prestarsi per chiudere sul riassetto di Open Fiber, ma fino a ieri sera non c'erano certezze.

Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che in assenza del gradimento - che deve arrivare oltre che da Cdp anche dalla stessa Open Fiber - domani, 30 aprile, scadrebbe l'offerta (vincolante) da 2,65 miliardi avanzata da Macquarie per il 50% che Enel dovrebbe cedere, ma il termine, che è già stato prorogato, potrebbe essere spostato ancora in avanti per dar modo di definire gli ultimi punti dell'intesa a tre tra i due soci originari della società della fibra, Cdp e Enel, e il fondo infrastrutturale australiano.

Nell'ambito del riassetto Cdp dovrebbe salire in maggioranza, rispetto al 50% attuale, e esprimere l'a.d.. Se e quando si raggiungerà l'accordo il dossier dovrà comunque passare al vaglio di Bruxelles. C'è già chi si spinge a pronosticare che non sarà una passeggiata ottenere un via libera incondizionato dall'Antitrust Ue, considerato che Cdp è anche azionista di Tim, con una quota però appena sotto il 10%.

pev

(END) Dow Jones Newswires

April 29, 2021 03:01 ET (07:01 GMT)