ROMA (MF-DJ)--Oltre 9 mln di euro verranno restituiti dagli operatori che distribuiscono energia elettrica ai consumatori come penalitá per i disservizi di interruzione della fornitura. A livello societario E-Distribuzione rappresenta la quasi totalitá delle penalitá, con 8,4 mln di euro, fa sapere Arera, e 2,6 mln di penalitá associate al mancato rispetto dei livelli di mantenimento per la regolazione sperimentale delle interruzioni con preavviso (unica societá aderente). Al contempo la società del Gruppo Enel incassa il premio netto maggiore di 33,5 mln.

Nel dettaglio, alle 27 imprese distributrici soggette a questa regolazione (quelle con almeno 15mila utenti connessi in bassa tensione) sono stati assegnati premi netti (differenza tra premi e penalitá) pari

a 38,4 mln; mentre i 9,2 mln di penalitá si dividono tra i 2,5 mln delle interruzioni senza preavviso "lunghe" (durata >3 minuti) e 6,7 mln per regolazione del numero di interruzioni senza preavviso "lunghe e "brevi" (durata compresa tra 1 secondo e 3 minuti).

Nel 2020, comunque, risultano ancora in calo la durata e il numero delle interruzioni senza preavviso, lunghe e brevi di elettricitá. Grazie alla regolazione premi/penalitá dell'Arera e a un anno meteorologicamente meno severo dei precedenti, la durata delle interruzioni per utente in

bassa tensione è tornata a ridursi, scendendo a 66 minuti (dagli 86 del

2019), ripartita tra 25 minuti (39 nel 2019) per cause non di

responsabilitá dei distributori (in prevalenza cause di forza maggiore

a seguito di eventi eccezionali) e i restanti 41 minuti di responsabilitá

dei distributori, la parte soggetta alla regolazione, in miglioramento

rispetto ai 47 minuti nel 2019.

Pur in un contesto di netto miglioramento (-19%) rispetto ai 69 minuti

registrati nel 2019, informa una nota, le performance peggiori sono ancora al Sud con 56 minuti, contro i 29 del Nord e i 43 del Centro (entrambi di poco migliori rispetto ai dati 2019).

"Bene, ottima notizia" che nel 2020 prosegue il calo della durata e del numero delle interruzioni senza preavviso di elettricitá commenta in una nota Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori, "il problema è che gli indennizzi sono ancora troppo bassi". "Inoltre, gli indennizzi non sono pagati da tutte le imprese distributrici, ma solo da quelle piú grandi con almeno 15mila utenti connessi in bassa tensione - precisa -. Da tempo chiediamo una razionalizzazione del numero dei distributori e un monitoraggio della qualitá del servizio allargato per verificare il rispetto dei requisiti di qualitá".

gug

guglielmo.valia@mfdowjones.it

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December 03, 2021 12:06 ET (17:06 GMT)