MILANO (MF-DJ)--Enel prevede di accelerare la transizione dal gas nel quadro di uno sforzo più ampio per decarbonizzare il proprio mix energetico e garantire la sicurezza energetica, ha dichiarato l'amministratore delegato della società, Francesco Starace, sottolineando che questo "porterá a tariffe piú basse e stabili".

"Pensiamo che l'elettrificazione sostituirà gradualmente il gas dalla spesa dei consumatori. Vogliamo uscire prima del previsto da questo business, ovunque lo abbiamo. In una prospettiva a breve termine, nell'arco di tre anni, le famiglie vedranno così un risparmio medio del 20% in questo modo. I nostri sforzi sull'utilizzo delle rinnovabili stanno aumentando. Dobbiamo uscire dal settore dei combustibili fossili il piú velocemente possibile. E' pericoloso continuare a fare affidamento sull'elettricità generata da combustibili fossili", ha aggiunto in conferenza stampa dopo la presentazione del piano industriale al 2025 del gruppo.

"Le bollette inizieranno a scendere man mano che limiteremo l'impatto dei combustibili fossili sulla bolletta energetica", ha proseguito, spiegando che "è una questione di tempo e anche di velocitá di sblocco degli investimenti. Gli italiani si stanno muovendo da soli: quest'anno sono triplicate le domande di connessione di impianti solari ad aziende e case. Questo ci fa sperare che questo avvenga, prima potrá venire e prima saremo protetti da questa volatilitá che penso continuerá".

Per quel che riguarda il carbone, Starace ha evidenziato che "gli impianti a carbone ora hanno un periodo d'oro per il problema dei prezzi del gas", ricordando però che "prima di questa situazione già non era il carbone di una volta. La produzione del carbone passerà dal 9% all'1% nel 2025. Il picco lo abbiamo adesso perchè c'è un vuoto da colmare ma non continuerá così. Le centrali a carbone non hanno futuro".

L'ad si è anche soffermato sul nucleare, spiegando che Enel continua "a studiare ma anche a fare, perchè gestiamo 7 centrali nucleari in Spagna e stiamo facendo il commissioning di una centrale nucleare che abbiamo finito di costruire in Slovacchia". Per quanto concerne l'Italia, "stiamo studiando il nucleare di quarta generazione. Ci sono tecnologie promettenti degne di attenzione su cui siamo impegnati ma sono

tecnologie che potrebbero diventare significative nel 2040 se va bene", ha detto.

Tra le tecnologie del futuro c'è poi l'idrogeno e Starace ha affermato che la utility sta "investendo in centri di innovazione

sull'idrogeno che saranno un'area di esplorazione per testare questa

tecnologia che oggi costituisce una strozzatura per l'industria. In

Sicilia abbiamo investito in questo e stiamo ottenendo dei fondi europei

per accelerare questo sviluppo. Nei tre anni del piano non ci sará un

cambiamento concreto, però, che proverrà dall'idrogeno. Vedremo cosa

accadrà e quali saranno le prospettive".

L'ad ha anche toccato due dei temi al centro del dibattito in Italia e in Europa negli ultimi mesi, ovvero il tetto al prezzo del gas e la tassazione degli extraprofitti delle società energetiche, dicendosi favorevole a entrambe le misure. Sul primo punto, Starace ha sottolineato che "è folle mantenere questa situazione di volatilitá. Un cap sulla volatilitá del Ttf potrebbe permettere di ricevere dei carichi aggiuntivi che non arriverebbero altrimenti. Non vedo il cap come una preoccupazione. Penso che un cap al prezzo del gas dovrebbe essere adottato". Per quel che riguarda gli extraprofitti, "se ci sono, che si tassino. Cambiare la tassa dal 25% al 35% fa raccogliere piú soldi dove si sono depositati extraprofitti. Non abbiamo un atteggiamento negativo", ha detto.

cos

francesca.costantini@mfdowjones.it


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November 22, 2022 12:01 ET (17:01 GMT)