MILANO (MF-DJ)--Piace agli analisti che seguono il titolo Enel (+0,43%) l'aggiornamento del Piano pubblicato oggi dal gruppo, soprattutto per la chiarezza che fornisce sul percorso di riduzione del debito. Bene anche la cedola con il 2023 che sembra essere l'anno cruciale per l'esecuzione del Piano.

Da una Sim milanese notano che i target di Ebitda e utile netto 2023-24 sono sostanzialmente allineati al precedente piano, grazie a contributo di cessioni di asset (da quantificare nel dettaglio sui vari anni) e scenario prezzi piú favorevole. Molto positivo il deleverage e la conferma del dividendo.

Equita Sim, che conferma rating buy su Enel, con tp di 6,6 euro, parla di "indicazioni molto forti" dal piano strategico, con target implicitamente superiori alle attese soprattutto sul debito che è previsto scendere significativamente giá nel 2023 grazie ad un forte piano di cessioni. "Riteniamo che il mercato apprezzerá il percorso di de-leverage avviato", precisano gli esperti.

Anche Jefferies conferma rating buy con prezzo obiettivo a 6,5 euro. Gli esperti notano che l'aggiornamento di oggi, che include 21 mld di cessioni da realizzare entro la fine del 2023, fornisce chiarezza sul de-leverage. Inoltre, gli esperti segnalano che il 2023 sembra essere l'anno cruciale per l'azienda nel quale il gruppo dovrebbe realizzare la maggiore delle cessioni incluse nel suo piano e portare il debito e le metriche di credito su livelli più 'salutari'.

Infine, a detta di Gabriel Debach, market analyst di eToro, la "cura del nuovo piano industriale si concentra principalmente sulla concentrazione strategica e sulla riduzione dell'indebitamento netto. Dopo anni di espansione e di crescita del debito, con il valore che è quasi raddoppiato sotto la guida di Starace, beneficiando dei bassi tassi d'interesse, il gruppo energetico italiano registra un'importante virata, la quale in tale contesto, potrebbe essere maggiormente apprezzata dai mercati. Uscite totali dall'Argentina, Perù e Romania e vendite di asset all'estero che consentiranno alla società di ridurre l'indebitamento netto di circa 21 mld di euro, restando tuttavia focalizzati sui mercati principali quali l'Italia, Stati Uniti e Brasile. Il nuovo piano industriale prevede una riduzione dell'indebitamento netto, per 21 mld di euro e una lieve riduzione degli investimenti. Ciò consentirebbe alla società di raggiungere un solido bilancio, con un debito netto/Ebitda previsto per la chiusura del 2023 al 2,4-2,5. Tutto questo ribadendo la politica generosa sui dividendi".

fus

marco.fusi@mfdowjones.it


(END) Dow Jones Newswires

November 22, 2022 12:01 ET (17:01 GMT)