ROMA (MF-DJ)--In vista del rinnovo, il Cda di Tim stringe sulla lista da presentare all'assemblea, mentre Cdp si è data appuntamento a lunedì per decidere se appoggiarla o meno, farà anche il punto sulla questione Open Fiber, dove l'Enel - anche dopo aver venduto oltre il 40% a Macquarie - potrebbe mantenere una piccola quota.

Lo scrive La Stampa aggiungendo che oggi il presidente di Tim Salvatore Rossi porterà in cda un primo listone da scremare, una "long list" provvisoria in cui accanto ai consiglieri in carica disponibili alla riconferma compariranno i nominativi selezionati con l'aiuto di Egon Zehnder. Poi fino al 23 febbraio, con una serie di colloqui, Rossi provvederà a selezionare la lista da sottoporre all'ok finale del consiglio. Da Tim si esclude che l'a.d. Luigi Gubitosi possa passare a Cdp come a.d.. Per lui si profila la riconferma in Corso d'Italia, come del resto per Rossi.

I francesi di Vivendi, col 23,9%, per ora assicurano il sostegno alla lista del cda dove sarà presente anche l'ad del gruppo Arnaud de Puyfontaine e Frank Cadoret. Proprio la loro presenza rende più complicato per Cdp - arrivata al 9,89% di Tim anche per controbilanciare il peso di Parigi - sostenere la lista del cda, soprattutto in un momento di passaggio, in cui ancora va capita la posizione del nuovo governo sul tema e alla vigilia del rinnovo degli stessi vertici di Cdp.

Nel cda di lunedì la controllata Cdp Equity scioglierà però il nodo sulla quota di Open Fiber che Enel intende vendere al fondo Macquarie, non esercitando la prelazione. Il tempo preso fin qui serviva per trattare con Enel l'acquisto di un 5-10% e raggiungere così la maggioranza di Open Fiber. L'incertezza sul destino della rete unica - la fusione tra FiberCop (Tim) e Open Fiber - apre però a un altro scenario. Secondo cui in Open Fiber, accanto a Macquarie e Cdp, in attesa di sviluppi, potrebbe restare Enel con una quota residua.

pev

(END) Dow Jones Newswires

February 18, 2021 03:28 ET (08:28 GMT)