(Alliance News) - L'indice meneghino delle bluechip si muove leggermente rialzista su quota 25.400 mercoledì a metà giornata, in linea con le altre piazze europee, spinto dall'ottimismo per la "riapertura" in Cina e da una Fed che, attraverso la bocca di dei suoi funzionari, appare meno aggressiva del previsto.

Gli investitori restano concentrati sui dati sull'inflazione USA che saranno pubblicati domani, che potrebbero avere un impatto sui piani della Fed in vista della riunione politica di febbraio.

Il presidente Jerome Powell ha offerto poche indicazioni agli investitori quando ha partecipato a una tavola rotonda a Stoccolma ospitata dalla banca centrale svedese, mentre un' altro membro del board, Bowman, ha affermato che "la disoccupazione è rimasta bassa poiché abbiamo inasprito la politica monetaria e fatto progressi nell'abbassare l'inflazione", in un discorso preparato a un evento in Florida.

Sul fronte dei dati interni, il commercio al dettaglio italiano è aumentato dello 0,8% rispetto al mese precedente a novembre, rimbalzando da un calo dello 0,3% rivisto al ribasso visto a ottobre.

Così, il FTSE Mib marca un rialzo dello 0,4% a 25.455,15.

Fra le altre piazze europee, il FTSE 100 marca un rialzo dello 0,6%, il CAC 40 di Parigi sale dello 0,7%, mentre il DAX 40 di Francoforte sta salendo dello 0,9%.

Fra i listini minori, il Mid-Cap sale con lo 0,4% a 41.561,66, lo Small-Cap è su dello 0,5% a 29.047,69 e l'Italia Growth in rialzo dello 0,1% a 9.455,78.

Sul listino principale di Piazza Affari, fra i pochi ribassisti si vede Buzzi Unicem, che arretra dell'1,0%. Sul titolo si segnala che Beremberg ha portato al ribasso il target price a EUR20,00 da EUR22,00.

Hera sale invece con il 3,9%, dopo il rosso della vigilia con lo 0,5%.

Bene anche A2A, che si posiziona sui quartieri alti apprezzandosi del 3,2% e direzionandosi verso la sua quarta seduta da concludere sul lato dei rialzisti.

UBS ha portato al rialzo il fair value di Azimut a EUR22,00 da EUR16,00, con il titolo che si posiziona rialzista del 2,2% a EUR22,26.

Fra i ribassisti, Saipem cede invece il 2,2%, con il titolo che registra un volume di circa 86 milioni di pezzi scambiati contro una media a tre mesi di 38 milioni.

Sul segmento cadetto, Brunello Cucinelli fa un passo indietro con il 3,7%, in scia al rosso della vigilia con lo 0,8%. Il titolo è oggetto di rialzo del fair value da parte di Goldman Sachs e Société Générale.

GVS cede invece l'1,4%, facendo eco al passivo della vigilia con il 2,9%.

In verde - colore prevalente anche in questo listino - Ascopiave sale del 5,0% dopo il rosso con cui ha chiuso le due ultime sessioni.

Banca Monte dei Paschi sale invece con lo 0,9%, dopo il passivo della vigilia con il 3,5%.

Sullo SmallCap, prevale bene il lato 'buy' su Eems, che si allunga dell'1,8% dopo il rosso di martedì con il 3,5%.

Fidia sale invece con il 3,4%. Il titolo - sulla piattaforma MarketScreener - mostra una indicazione 'bearish' sul breve termine, 'neutral' sul medio e nuovamente 'bearish' sul lungo periodo.

Fa ancora meglio Brioschi, che si porta avanti del 4,1%, dopo l'1,5% della vigilia.

Chiude il listino algoWatt, che arretra del 2,7% dopo lo 0,3% della vigilia.

Fra le PMI, spinta su Grifal, che si allunga del 15% a EUR2,50 prima di andare in asta di volatilità, dopo l'accordo con il Gruppo José Neves per produrre cartone ondulato.

EdiliziAcrobatica - su dell'1,4% - ha comunicato mercoledì di aver chiuso il 2022 con un aumento del 17% su base annua dei contratti sottoscritti, per un valore di EUR142 milioni contro quello di EUR121 milioni dell'anno precedente.

Enertronica Santerno - con prezzo fermo a EUR0,83 - martedì sera ha informato che il Tribunale di Bologna ha autorizzato la società a contrarre con illimity Bank Spa "finanza prededucibile" per l'importo complessivo di EUR10,0 milioni rispetto a poco meno di EUR10,8 milioni inizialmente richiesti.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso in rialzo dello 0,6%, l'S&P 500 ha raccolto lo 0,7%, mentre il Nasdaq ha raccolto l'1,0%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0747 contro USD1,0736 di martedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2166 da USD1,2145 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD80,22 al barile da USD79,94 al barile di ieri sera. L'oro, invece, scambia a USD1.884,51 l'oncia da USD1.880,30 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario economico di mercoledì, alle 1300 CET, saranno resi noti negli USA il tasso sui mutui MBA a trent'anni e le domande di mutui.

Alle 1630 CET, è la volta delle scorte di petrolio greggio.

Tra le società quotate a Piazza Affari, non sono previste particolari comunicazioni.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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