LONDRA/FRANCOFORTE (Reuters) - Gazprom ha comunicato ai clienti europei di non poter più garantire le forniture di gas a causa di circostanze "straordinarie", secondo una lettera vista da Reuters, scatenando timori per le forniture di gas al blocco. 

La lettera ha suscitato la preoccupazione degli acquirenti di gas europei, che ritengono che la mossa di Gazprom sia legata alla manutenzione di questo mese del gasdotto Nord Stream 1, una delle principali vie di trasporto del gas dalla Russia all'Europa attraverso la Germania

Di seguito viene illustrata l'importanza del gasdotto per il trasporto del gas russo in Europa.

TAGLIO DEGLI APPROVVIGIONAMENTI

Già prima dell'inizio della manutenzione programmata dall'11 luglio, Mosca aveva ridotto la capacità del Nord Stream ad appena il 40%, attribuendo la colpa al ritardo nel rientro delle attrezzature, bloccate in Canada a causa delle sanzioni.

Il timore ora è che la manutenzione non si concluda in tempo, e i governi italiano e tedesco avvertono che potrebbe essere usata come pretesto da Mosca per continuare a inviare meno gas in Europa. 

La manutenzione dovrebbe terminare la mattina del 21 luglio.

Il quotidiano russo Kommersant ha riferito che il 17 luglio il Canada ha inviato in Germania una turbina per il gasdotto Nord Stream, dopo aver completato i lavori di riparazione, ma che l'arrivo in Russia è previsto solo per il 24 luglio, dopo la fine della manutenzione.

PROPRIETARI

Il gasdotto è controllato in maggioranza da Gazprom e costituisce la via principale attraverso per l'arrivo in Germania del gas russo.

Gazprom possiede il 51% e il resto è detenuto da quattro partner occidentali. Pegi/E.On e Wintershall Dea controllano il 15,5% ciascuno, mentre la francese Engie e l'olandese Gasunie detengono il 9% ciascuno.

I partner del progetto hanno portato il 30% dei fondi in proporzione alle rispettive quote di partecipazione azionarie e hanno ricevuto il restante 70% in prestiti bancari e di agenzie di credito all'esportazione.

OPERATORI

Il consorzio Nord Stream AG, con sede in Svizzera, è la società operativa per le questioni di transito, tecniche, legali e ambientali, ma non possiede l'asset o il gas che transita attraverso il gasdotto.

Gazprom Export gestisce le spedizioni attraverso contratti con aziende di servizi pubblici e commercianti di gas europei.

IMPORTANZA

Esistono altri importanti gasdotti dalla Russia all'Europa, ma i flussi di gas sono gradualmente diminuiti.

I flussi attraverso Yamal, il gasdotto che storicamente trasporta il gas dalla Russia all'Europa centrale e settentrionale, dall'inizio dell'anno sono stati invertiti, andando verso la Polonia dalla Germania.

Anche i flussi attraverso i gasdotti che vanno dalla Russia all'Europa attraverso l'Ucraina sono diminuiti dopo che l'Ucraina ha interrotto una via di transito del gas a maggio, accusando l'interferenza delle forze russe di occupazione.

IMPATTO IN CASO DI CHIUSURA

Se Nord Stream 1 non dovesse riaprire a metà luglio, l'Europa non disporrà di forniture di gas sufficienti per i mesi invernali di massima richiesta.

I siti di stoccaggio sotterraneo europei sono attualmente riempiti al 64%, con un obiettivo dell'80% entro l'1 novembre.

La rivista tedesca Focus ha riferito che Uniper ha dovuto attingere alle proprie riserve di gas per adempiere a parte dei suoi obblighi di fornitura quando i flussi del Nord Stream si sono azzerati a causa dell'inizio della manutenzione.

"Se Nord Stream 1 dovesse interrompere completamente le esportazioni dopo la manutenzione del 21 luglio, i livelli di stoccaggio della Ue raggiungerebbero solo il 65% circa prima dell'inverno, creando un rischio reale che il continente possa rimanere senza gas durante la stagione più fredda, aggiungendo un ulteriore rialzo al mercato attualmente elevato", hanno affermato gli analisti di Rystad.

I prezzi del gas in Europa sono già a livelli tre o quattro volte superiori a quelli di un anno fa e stanno contribuendo pesantemente all'inflazione e alle tensioni politiche.

AZIENDE COLPITE

Essendo un gasdotto chiave per il transito del gas russo, molte delle principali aziende europee acquirenti di gas con contratti con Gazprom hanno visto ridurre le loro forniture dopo che la capacità di Nord Stream è stata ridotta al 40%. Tra queste, l'austriaca Omv, l'italiana Eni, le tedesche Uniper e Rwe.

La Russia ha già tagliato i flussi di gas a Bulgaria, Finlandia, Polonia, Danimarca, all'olandese Gasterra e a Shell per i suoi contratti tedeschi, dopo che tutte queste aziende hanno rifiutato la richiesta del Cremlino di passare ai pagamenti in rubli.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Gianluca Semeraro)