MILANO (MF-DJ)--Dall'apertura al nucleare di quarta generazione al bando esplorativo per l'eolico offshore: nuovi dossier si stanno aprendo al ministero della Transizione Ecologica.

Il più ingombrante, scrive MF, è sicuramente il primo, sostenuto ora da un assist europeo arrivato con un tweet della presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen. "Abbiamo bisogno di più rinnovabili: sono economiche, carbon-free e di produzione nostrana", ha scritto Von Der Leyen, "Ma abbiamo anche bisogno di una fonte stabile, il nucleare, e, durante la transizione, di gas. Questo è il motivo per il quale andremo avanti con le nostre proposte per la tassonomia". Inserire il nucleare in quest'ultima, che sarà la cornice di riferimento per ogni iniziativa e investimento realmente sostenibile, significa consentirgli di accedere ai finanziamenti pubblici e di riconoscergli la patente green. Una svolta, insomma.

La decisione è attesa a breve, come ha confermato Mairead McGuinness, la commissaria Ue alla Stabilità Finanziaria: "Abbiamo preso un impegno entro la fine dell'anno. Dobbiamo attenerci alle linee guida e alle norme del regolamento stesso e trovare il luogo appropriato dove collocare nucleare e gas". Il ministro Roberto Cingolani ha subito rilanciato. «Questo nucleare non ha nulla a che vedere con quello a cui l'Italia ha detto no col referendum», ha detto intervenendo ieri ad Agora Extra su Rai3. «I reattori di quarta generazione sono come il motore di una nave o di un sommergibile: non producono tanta potenza; tra i vantaggi c'è che utilizzano materiali diversi dall'uranio; sono intrinsecamente più sicuri e dovrebbero produrre anche meno scorie. Le tecnologie sono emergenti». In pole position ci sono Eni e Mit, con la fusione a confinamento magnetico, con un prototipo nel 2025. La possibile accelerazione sul nucleare fa risaltare ancora di più le lungaggini dell'iter di autorizzazione del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi, sul quale l'Italia è in forte ritardo. La fase di consultazione pubblica delle aree idonee si concluderà il 15 dicembre. Ci saranno poi altri 30 giorni durante i quale «i soggetti portatori di interessi qualificati» potranno inviare ulteriori osservazioni da trasmettere a Sogin e Mite, scivolando così inevitabilmente al 2022. L'opera da 900 milioni non sarà pronta prima del 2029, quattro anni dopo la scadenza prevista dal precedente cronoprogramma.

red/lab

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2810:01 ott 2021

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October 28, 2021 04:02 ET (08:02 GMT)