MILANO (MF-DJ)--Il faro del mercato rimane puntato su Congo e Medio Oriente, ma è in Algeria che Eni sta muovendo le pedine per stringere nuovi accordi.

Il partner, secondo i rumors, sarebbe ancora una volta Bp, il gruppo britannico con il quale ha appena avviato un'operazione di fusione dei rispettivi asset in Angola, destinati a confluire in una joint venture paritetica. Una partnership, stando a indiscrezioni, non sarebbe esclusa nemmeno in Algeria, ma qui le opzioni sono diverse e vanno oltre il business combination model realizzato in Norvegia e Angola. Eni e Bp, infatti, potrebbero orientarsi verso uno swap di asset. Il gruppo britannico, per esempio, sarebbe interessato a una quota dell'Area 4 in Mozambico.

mercato ha risposto positivamente, e anche grazie al rally del petrolio ieri il titolo Eni ha chiuso in rialzo del 2,37%.Qualunque mossa andrebbe comunque a toccare gli interessi di altre big oil: l'Algeria sta tornando in forze sulla scena energetica. In questi giorni ha fatto rumore anche l'accordo preliminare tra Equinor, l'ex Statoil, e la compagnia nazionale algerina Sonatrach per attività congiunte d'esplorazione e produzione nell'oil and gas. Equinor e Sonatrach sono entrambi partner di Bp negli impianti a gas di Salah (33%) e Amenas (45,9%), che ora potrebbero rientrare nell'accordo allo studio con Eni. Nel 2020 il gruppo italiano ha prodotto in Algeria 1,6 miliardi di metri cubi di gas e 30 milioni di barili di idrocarburi. Un anno fa, il Cane a sei zampe ha firmato un protocollo d'intesa con Sonatrach, per individuare nuove opportunità in ambito upstream e ha concluso accordi per la commercializzazione del gas dei blocchi di Berkine Nord, da importare in Italia nell'anno termico 2020-2021.

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(END) Dow Jones Newswires

June 02, 2021 02:35 ET (06:35 GMT)