È quanto comunicato dall'ufficio stampa della raffineria via email.

PCK Schwedt, che ha una capacità di 220.000 barili di petrolio al giorno, ha subito un'imprevista sospensione a causa di un'interruzione di corrente l'8 settembre, in base a quanto riferito dall'ufficio stampa.

"Dovremmo tornare alla normalità entro la fine di questa settimana, anche se ciò dipende da diverse variabili", ha aggiunto.

Il disagio ha causato una minore flusso di petrolio da parte dello stabilimento e le scorte degli Urali russi sono state sospese dall'11 al 14 settembre attraverso la sezione settentrionale dell'oleodotto Druzhba, data la mancanza di capacità extra nei depositi di stoccaggio.

La sospensione del flusso di greggio attraverso l'oleodotto Druzhba ha portato a settembre a un aumento delle esportazioni petrolifere di greggio degli Urali attraverso i porti russi.

Rosneft controlla la raffineria al 54,17%, mentre Eni, detiene una quota dell'8,33%. Entrambe le società non hanno risposto a una richiesta di commento. Royal Dutch Shell, che sta completando la cessione di una quota del 37,5% nella raffineria, non ha commentato.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)