MILANO (Reuters) - Eni ha promesso una migliore remunerazione agli azionisti, dopo esser tornata in utile nel secondo trimestre, battendo le attese grazie ai prezzi del greggio più elevati, che hanno compensato la minor produzione.

L'utile netto adjusted del periodo è risultato pari a 929 milioni di euro, oltre le stime degli analisti di 570 milioni di euro, in base a un consensus fornito dal gruppo. Nel periodo corrispondente del 2020 ha riportato una perdita di 714 milioni di euro.

L'azienda ha detto che pagherà nel 2021 un dividendo da 0,86 euro per azione, da 0,36 euro lo scorso anno, e che lancerà un programma di buyback da 400 milioni di euro.

(Stephen Jewkes, tradotto da Enrico Sciacovelli, in redazione Stefano Bernabei)