MILANO (MF-DJ)--La Procura di Brescia ha chiesto al Tribunale di Milano le motivazioni della sentenza del processo sul caso Eni-Shell/Nigeria, concluso il 17 marzo scorso con la piena assoluzione per l'ad Claudio Descalzi, il predecessore, Paolo Scaroni, e altri 13 imputati.

La richiesta dei magistrati bresciani è legata al clamoroso ribaltone post-processuale, che ora vede indagati i pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro per rifiuto di atti d'ufficio. L'ipotesi degli inquirenti è che entrambi avrebbero omesso di depositare nel processo materiale probatorio che riguardava l'ex manager Eni Vincenzo Armanna, e i pagamenti fatti a un teste perché accusasse i vertici di Eni (e Shell) di corruzione internazionale. Ma per il Cane a sei zampe, ora, il fronte più importante è un altro: quasi tre mesi dopo l'assoluzione con formula piena per i suoi manager, Eni ancora non conosce il destino del permesso esplorativo Opl 245, quello del processo, scaduto ormai l'11 maggio scorso.

Sulla vicenda è già in corso un arbitrato all'Icsid, il centro della Banca Mondiale per le dispute internazionali sugli investimenti: anzi due arbitrati paralleli, visto che a febbraio scorso anche il partner Shell ha seguito la strada del Cane a sei zampe bussando a sua volta a Washington. I due gruppi hanno come obiettivo il mantenimento di quel permesso esplorativo, facendolo trasformare in Oml, ovvero in permesso produttivo. In mancanza di un accordo le autorità nigeriane rientrerebbero in possesso della licenza, ed Eni e Shell rischierebero di perdere le cifre investite.

A questo serve l'arbitrato: a ottenere un risarcimento se non si trovasse una soluzione. «In merito alla licenza Opl245, scaduta nel maggio scorso, Eni attende la decisione dell'Icsid. Malgrado il Governo nigeriano non abbia revocato la licenza esplorativa», spiegano dal gruppo, «deve ancora convertirla da Opl (Oil Prospecting Licence) in Oml (Oil Mining Licence), bloccando così dal 2011 lo sviluppo e la conseguente messa in produzione della licenza. Gli investimenti effettuati da Eni e Shell nella licenza finora ammontano a 2,5 miliardi di dollari». Intanto, attraverso Vår Energi, (Eni 69,85%, HitecVision 30,15%) il gruppo ha annunciato una nuova scoperta a olio nella licenza PL554 nel Mare del Nord. nel prospetto esplorativo denominato Garantiana West. Vår Energy detiene il 30% di interesse partecipativo nella licenza assieme a Equinor che agisce come operatore con il 40% e Aker BP con il 30%. La stima preliminare della scoperta è tra i 35 e i 65 milioni di barili in posto.

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June 15, 2021 02:15 ET (06:15 GMT)