MILANO (MF-DJ)--Tira aria di ipo in casa Eni. Dopo aver ufficializzato la scelta della quotazione per la newco Rinnovabili & Retail gas & power, adesso potrebbe essere arrivato il turno di Var Energi, la società costituita nel 2018 dalla fusione di Eni Norge e Point Resources, e diventata il più grande operatore indipendente della Norvegia. Per adesso i due azionisti si tengono cauti su proclami definitivi, ma il mercato sente già odore di quotazione.

Eni e Point Resources (gruppo HitecVision), che detengono rispettivamente il 69,85% e il 30,15% di Var Energi, spiega MF, hanno annunciano ieri l'intenzione di avviare una revisione strategica sul futuro assetto proprietario della società, al fine di perseguire al meglio la crescita futura e massimizzare la generazione di valore. La revisione, secondo quanto spiegato dai due azionisti, prenderà in considerazione varie alternative, inclusa appunto una possibile offerta pubblica iniziale. In ogni caso, Eni continuerà a detenere una quota di maggioranza nella società, mantenendone perciò il consolidamento a patrimonio netto. Var Energi ha all'attivo una produzione di 239mila barili di olio equivalente al giorno nel primo semestre 2021, e una base di riserve certificate di 1.147 milioni di boe a fine 2020. Oltre a fare da modello per un'altra joint venture, la combinazione dei rispettivi portafogli upstream di Eni e bp in Angola, Var Energi ha contribuito alla crescita dell'utile netto adjusted di 1,772 miliardi di euro realizzato dalla capogruppo per il settore E&P nel primo semestre 2021, rispetto alla perdita di 573 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020. Il dato, si legge infatti nella relazione finanziaria, "riflette la ripresa dell'utile operativo e il miglioramento dei risultati di Var Energi (+135 milioni di euro)".

red/lab

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2708:09 ott 2021

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October 27, 2021 02:10 ET (06:10 GMT)