(Alliance News) - Martedì le piazze europee - stando al mercato dei future di IG - si muovono con trend rialzista dopo la prolungata pausa pasquale, con gli investitori che tengono d'occhio i dati chiave sull'inflazione tedesca e l'imminente rapporto JOLTs sulle aperture di posti di lavoro negli USA, oltre all'attesissimo rapporto sui posti di lavoro di venerdì, che dovrebbero fornire ulteriori indicazioni sulle prospettive di politica monetaria globale.

L'ottimismo riguardo a un potenziale taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve è diminuito dopo i dati di lunedì, che hanno rivelato un notevole aumento dell'attività manifatturiera statunitense per la prima volta in 18 mesi nel mese di marzo.

Così, il FTSE Mib, dopo il rosso marginale a 34.750,35 di giovedì scorso, sta avanzando di 54,30 punti.

Fra i listini minori, il Mid-Cap ha ceduto lo 0,1% a 48.164,27, lo Small-Cap ha raccolto lo 0,1% a 28.482,94 e l'Italia Growth ha guadagnato lo 0,3% a 8.110,54.

In Europa, il CAC 40 di Parigi avanza di 15,20 punti, il FTSE 100 di Londra avanza poco sopra la parità, mentre il DAX 40 di Francoforte avanza di 16,90 punti.

Sul Mib, giovedì sera, seduta rialzista per Saipem, che ha raccolto il 3,1% a EUR2,26 per azione, aggiornando il suo massimo a 52 settimane a quota EUR2,27.

Forza anche su Brunello Cucinelli, in rialzo del 2,5% a EUR106,00 per azione dopo lo 0,6% di rosso della seduta precedente.

Eni ha chiuso in rialzo dello 0,5%. Ithaca Energy ha dichiarato mercoledì di essere in trattative per combinare le attività di Eni in UK, in un accordo che vedrebbe la major petrolifera italiana acquisire in cambio una partecipazione vicina al 40% nell'operatore del Mare del Nord.

Iveco, fra i numerosi ribassisti, ha lasciato sul parterre l'1,6%, interrompendo un trend rialzista durato sette sedute.

Stellantis lascia invece sul parterre l'1,3%, dopo lo 0,4% di verde della vigilia.

Hera ha invece ceduto lo 0,7%, dopo il verde di mercoledì con lo 0,5%. La company in settimana ha comunicato di aver chiuso il 2023 con un utile netto di EUR417,0 milioni, in aumento del 12% rispetto a EUR372,3 milioni del 2022.

Sul Mid-Cap, El.En. ha chiuso avanti oltre il 10%, chiudendo la terza sessione di fila in trend rialzista.

Fincantieri - in rialzo dello 0,9% - e il Ministero della Difesa indonesiano hanno comunicato giovedì di aver firmato un contratto, nell'ambito dei rapporti di collaborazione avviati dal Ministero della Difesa italiano, per la fornitura di due unità PPA, per un valore di EUR1,18 miliardi.

Buzzi Unicem - in calo del 3,8% - ha comunicato giovedì di aver chiuso il 2023 con un utile netto di EUR967 milioni che si confronta con quello di EUR459 milioni dell'anno precedente. Il fatturato è salito dell'11% a EUR4,32 miliardi da EUR4,00 miliardi, con vendite di cemento e clinker in calo a 26,3 milioni di tonnellate da 28,3 milioni del 2022 e con vendite di calcestruzzo in calo a 10,1 milioni di m3 da 11,5 milioni dell'anno precedente.

Carel Industries ha invece ceduto il 3,1% a EUR20,35 per azione, dopo il 2,4% di verde della vigilia.

Tra le smallcap, algoWatt chiude in verde del 7,3%, alla quinta seduta sul lato dei rialzisti.

FNM porta a casa un più 1,8%, in scia al verde della vigilia con lo 0,9%, beneficiando dei buoni conti del 2023 che evidenziano un utile netto consolidato pari a EUR80,9 milioni, in aumento di EUR12,4 milioni rispetto al 2022, quando era pari a EUR68,5 milioni. Il board ha proposto lo stacco di un dividendo pari a EUR0,0230 per azione, confermando l'ammontare dell'anno precedente.

RCS MediaGroup ha ceduto lo 0,4% dopo che ha comunicato mercoledì di aver chiuso l'esercizio 2023 con un utile netto di EUR57,0 milioni da EUR50,1 milioni dell'anno precedente e di aver proposto la distribuzione di un dividendo di EUR0,07 per azione da EUR0,06 dell'anno precedente. I ricavi ammontano a EUR828,0 milioni da EUR845,0 milioni del 2022.

Exprivia ha invece ceduto il 7,3%, in profit taking dopo tre sedute chiuse fra rialzisti.

Beghelli ha chiuso sotto del 10% a EUR0,2340, anch'esso oggetto di prese di profitto dopo due forti sessioni rialziste

Tra le PMI, DBA Group - migliore del listino con un attivo di oltre il 10% - ha fatto sapere giovedì di aver chiuso il 2023 con un utile di EUR4,0 milioni in crescita da EUR600.000 del 2022. Il consiglio di amministrazione ha inoltre proposto un dividendo di EUR0,09 per azione. Nel 2023, a valere sul 2022, la società non aveva distribuito dividendo.

Cloudia Research ha invece raccolto il 6,3%, facendo seguito alle due precedenti candele giornaliere rialziste.

EdiliziAcrobatica ha ceduto il 6,1% dopo aver fatto sapere giovedì che nel 2023 ha riportato un utile netto pari a EUR6,1 milioni da EUR14,5 milioni al 31 dicembre 2022. La società ha fatto sapere di aver proposto la distribuzione di un dividendo pari a EUR0,15 per azione da EUR0,80. Nel periodo i ricavi consolidati si sono attestati a EUR158,8 milioni, in aumento del 18% da EUR134,5 milioni.

Cofle ha invece lasciato sul parterre oltre il 10%, con prezzo a EUR6,45 per azione, dopo il 2,1% di rosso della seduta precedente.

A New York, il Dow ha ceduto lo 0,6%, il Nasdaq è salito dello 0,1%, mentre l'S&P 500 ha chiuso in contrazione dello 0,2%.

In Asia, l'Hang Seng sta raccogliendo il 2,1%, lo Shanghai Composite cede lo 0,3%, mentre il NIkkei ha raccolto lo 0,1%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0728 contro USD1,0801 registrato in chiusura azionaria di giovedì scorso mentre la sterlina vale USD1,2544 da USD1,2640 dell'ultima chiusura di Milano.

Tra le commodity, il Brent vale USD88,03 al barile contro USD86,54 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.255,02 l'oncia da USD2.218,96 l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di martedì prevede il PMI manifatturiero italiano alle 09.45 CET, seguito dieci minuti dopo da quello della Germania, che alle 1000 CET pubblicherà l'indice dei prezzi al consumo per marzo.

Alle 1400 CET, è atteso il dato sull'inflazione della Germania reso noto da Destatis, mentre dagli States, alle 1600 CET verrà rilasciato il dato sui beni durevoli USA e gli ordinativi delle fabbriche.

Tra le 1800 CET e le 1930 CET, invece, si terranno i discorsi dei mebri del FOMC Williams, Mester e Daly, mentre chiuderà la giornata il dato sulle scorte settimanli di petrolio.

Fra le società, non sono previste particolari comunicazioni.

Di Maurizio Carta, Alliance News senior reporter

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