ROMA (MF-DJ)--Il Consiglio di Stato, mantenendo acceso l'altoforno di Taranto, ha di fatto accelerato la nascita del nuovo corso nella ex Ilva con la nomina del nuovo cda presieduto da Franco Bernabè, frutto della partnership paritetica pubblico-privata fra ArcelorMittal e Invitalia.

Nei primi giorni della prossima settimana, scrive Il Messaggero, si terranno cda e assemblea. Il board che è ancora quello targato ArcelorMittal, dovrà approvare il bilancio consolidato 2020 e convocare l'assemblea per dare il via libera al bilancio civilistico 2020 e insediare il nuovo consiglio di sei membri, tre in quota Invitalia e tre del socio lussemburghese. Per conto della società pubblica entreranno Bernabè, manager di lungo corso, statura, esperienza, credibilità, destinato alla presidenza dove potrà mettere a frutto anni e anni di gestione in Eni e Telecom dove è stato in due tempi diversi. Con Bernabè, entrano Stefano Cao e Carlo Mapelli. I rappresentanti di Arcelor, sono Lucia Morselli che viene confermata alla guida, Ondra Otradovec (responsabile m&a del gruppo). I tre avrebbero dovuto entrare il 16 aprile, ma Bernabè fece sapere di non voler approvare e quindi avere responsabilità sul rendiconto dell'anno passato.

Ora ci sarà la svolta auspicata da tutti, governo, mercato, sistema produttivo, perché finalmente potrà partire il rilancio che porta al nuovo piano italiano per l'acciaio. Il nuovo corso sarà anche chiamato a confermare il Piano industriale al 2025 contenuto negli accordi siglato a dicembre 2020. Quasi certamente dovrà essere adeguato al Pnrr che stanzia miliardi per la decarbonizzazione della siderurgia.

pev

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June 25, 2021 02:34 ET (06:34 GMT)