(Alliance News) - La politica del governo Meloni di "profonda riconsiderazione del perimetro pubblico", come annunciato dal ministro Giorgetti, ha portato a una riduzione del peso dello Stato in Borsa, sceso sotto il 30% per la prima volta, come riporta La Repubblica giovedì.
Le 13 società partecipate dal MEF hanno perso EUR8,2 miliardi di valore nel 2024, nonostante la Borsa nel complesso sia salita del 6,4%.
Questo riflette un processo di privatizzazione e di rafforzamento in settori strategici, con vendite come quelle di Eni e Monte dei Paschi, prosegue il quotidiano.
Tuttavia, l'andamento di alcune materie prime, come il petrolio, ha influito negativamente su titoli come Eni.
Le performance positive di altre società partecipate, come Fincantieri su del 135%, MPS per il 123% e Leonardo per il 74%, hanno parzialmente compensato le perdite.
Nel 2025 si prevede anche il collocamento di una quota di Poste, che ridurrà la partecipazione statale al di sotto del 51%, contribuendo agli obiettivi di privatizzazione del governo.
Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter
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