MILANO (MF-DJ)--Bottino di cedole più ricco per il Tesoro. Nel 2021 nelle casse dello Stato arriveranno 1,2 miliardi di dividendi extra dalle partecipate rispetto a quanto inizialmente previsto dallo stesso ministero dell'Economia. E' quanto emerge dall'assestamento del bilancio 2021, in corso di esame da parte del Parlamento, dove si legge che il saldo finale delle entrate è migliorativo rispetto alle previsioni del Documento di Economia e Finanza per 1,5 miliardi. Un andamento che, com'è facile immaginare, dipende interamente da entrate extratributarie, viste le tante misure anticrisi che hanno avuto impatto sugli introiti derivanti dalle tasse nel corso dell'anno.

In particolare, scrive MF, dalle tante partecipate pubbliche, tra cui le quotate Eni, Enel, Finmeccanica, Enav e Poste arriveranno appunto 1,2 miliardi in più del previsto, nonostante l'anno difficile, ma di contro alle casse statali arriveranno 1,1 miliardi in meno di quanto preventivato dalla Banca d'Italia, che ha versato comunque per il 2021 la pesante somma di 5,9 miliardi. Ma tra le cedole affluite nel forziere statale c'è anche quella maxi di Cassa Depositi e Prestiti, che a valere sul bilancio 2020 ha deliberato lo stacco di un dividendo da 2,2 miliardi, dei quali circa 1,9 miliardi finiti appunto nelle casse pubbliche, mentre il resto è appannaggio delle fondazioni bancarie azioniste. Da ricordare che a Cassa fanno capo, tra le altre, il 25% di Eni, il 26% di Italgas, il 35% di Poste italiane, il 31% di Snam e il 30% di Terna.

red/cce

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2708:26 lug 2021

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