MILANO (Reuters) - Il governo statunitense ha chiesto di incontrare Eni, TotalEnergies e altri gruppi energetici attivi in Algeria per capire se sia possibile estrarre più gas nel Paese.

Lo hanno riferito fonti a conoscenza della situazione.

La mossa si inserisce nell'ambito degli sforzi di Washington, in collaborazione con aziende e altri Paesi, per trovare fonti alternative di gas per l'Europa, nel caso in cui le tensioni tra la Russia e l'Ucraina creino problemi all'arrivo delle forniture russe.

L'Unione europea dipende dalla Russia per oltre un terzo della fornitura di gas. Qualsiasi interruzione nei gasdotti da Mosca inasprirebbe una crisi energetica che ha già generato un'impennata dei costi delle bollette.

"Gli Stati Uniti hanno chiesto un incontro con Eni in merito all'Algeria", ha detto una delle fonti. Eni, che conta una serie di contratti a lungo termine con il monopolista del gas algerino Sonatrach, è uno dei maggiori produttori stranieri della nazione.

Una seconda fonte sostiene che Washington abbia contattato anche la compagnia francese TotalEnergies, oltre ad altre aziende attive nella regione come Equinor e Occidental Petroleum Corp.

Eni, Oxy e Total si sono riunite per coordinarsi sulla gestione del gas in Algeria e per determinare se è possibile aumentare la produzione, ha detto una fonte del settore. 

Eni non ha al momento risposto alla richiesta di un commento, mentre TotalEnergies non ha commentato.

"Non abbiamo commenti sulle nostre conversazioni con il governo", ha detto a Reuters Anders Opedal, Ceo di Equinor.

Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Roma Francesca Piscioneri, ((enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613))