ROMA (MF-DJ)--Un occhio puntato sul mercato nordamericano degli elastomeri (le gomme) «in cui vedo ampie opportunità», mentre in Asia «dove già siamo entrati, grazie a una joint venture con un partner locale in Corea, vogliamo crescere ancora». E un altro concentrato sulle sfide che l'industria chimica italiana ed europea sta già affrontando «con la specializzazione del portafoglio e la messa a punto di un modello di business improntato su principi di sostenibilità ed economia circolare».

A sei mesi dalla sua nomina, il nuovo a.d. di Versalis, Adriano Alfani, indica le prossime mosse nell'intervista al Sole 24 Ore, dopo essere rientrato in Italia e in Eni, da dove era uscito nel 2001, per assumere le redini del suo "braccio" chimico, dopo una lunga esperienza nell'americana Dow, uno dei giganti mondiali del settore in cui Versalis è intenzionata a giocare la sua partita, forte di un riassetto profondo avviato da tempo. "Nell'arco del piano industriale 2021-2024 definito da Eni - spiega il top manager - abbiamo previsto di spendere oltre 1 miliardo di euro per accelerare la trasformazione della società nell'ambito di un percorso che ci chiede anche l'Europa".

"Dobbiamo accelerare sia nello sviluppo di nuovi prodotti che di nuove tecnologie per aumentare portafoglio e partecipazione. E puntare sulla specializzazione, per la quale sono previsti 300 milioni di investimenti al 2024, significa non solo creare prodotti diversi ma anche andare su altri mercati, sfruttando la collaborazione con player primari come abbiamo fatto, a marzo scorso, firmando un accordo con Bridgestone per sviluppare pneumatici ad alte prestazioni. Ma occorre posizionarsi anche su diversi step della filiera: da qui, è nato un progetto che si è poi concretizzato nell'acquisizione, nel 2020, dal fondo Vei Capital del 40% di Finproject, leader italiana nel settore del compounding e nella produzione di manufatti ultraleggeri, con l'obiettivo di creare una filiera integrata dei polimeri speciali e di andare sui mercati a valle a noi prima preclusi", spiega.

Per decarbonizzare la chimica, bisognerà smantellare delle attività. Versalis ha già annunciato la chiusura del cracking a Porto Marghera nel 2022 ma "non ci saranno ripercussioni sugli equilibri occupazionali. Porto Marghera è un progetto importante per Versalis ma anche per il gruppo Eni che intende spendere 500 milioni per trasformare il sito, di cui 150 milioni solo per la chimica, con un taglio delle emissioni di CO2 pari al 25% di quelle complessive dei siti Versalis in Italia. E in questo investimento sono inclusi per la chimica più tasselli, come un maintanance center che andremo a realizzare e l'ampliamento dell'hub logistico per le forniture ai siti del nord Italia, ma soprattutto due progetti ex novo: il primo impianto in Italia di alcol isopropilico e il primo sito per il riciclo meccanico avanzato delle plastiche di scarto per il quale, a piano, sono stati stanziati 80 milioni di euro. Ma stiamo lavorando anche per rafforzare altri impianti".

"Per Eni è cruciale avere impianti al massimo dell'eccellenza in determinati processi produttivi. Per questa ragione, il gruppo non ha mai smesso di investire su questo fronte, perfino negli anni in cui la profittabilità era bassa o negativa. E, anche durante il Covid, abbiamo deciso di mantenere un livello di investimenti importanti con un forte focus sull'efficienza per due impianti di Brindisi e Mantova: per il primo metteremo sul tavolo 100 milioni, a Mantova porteremo ottimizzazione dei processi ed espansione della produzione di polimeri stirenici Abs con un investimento da 40 milioni. Sempre a Mantova, poi, puntiamo a sviluppare il primo impianto pilota per il riciclo chimico delle materie plastiche e ad aumentarne la scala fino al livello industriale. E sono soldi che spenderemo tutti nel 2021", annuncia.

Alla domanda se ci siano margini per un consolidamento, Alfai dice che "la trasformazione della società è in corso e non siamo ancora arrivati al punto di approdo previsto. Ma, nell'ambito di questo percorso, stiamo guardando a tutte le diverse opportunità sia in termini di tecnologie sia di mercati dove vorremmo essere e dove possiamo arrivare, anche attraverso collaborazioni. L'importante, comunque, è tenere gli occhi aperti perché avere successo è difficile e averlo da soli lo è sempre di più", conclude.

pev

(END) Dow Jones Newswires

June 03, 2021 03:28 ET (07:28 GMT)