deflusso dalle gestioni separate e questo alimenterà la ricerca di occasioni con rendimenti interessanti Fossati nota «un interesse generale da parte dei clienti investitori soprattutto sul corporate di buona qualità, quindi la parte per così dire buona degli investment grade, nell'ottica di stabilizzare il portafoglio dalla volatilità fornendo una maggiore sicurezza in una fase ancora difficile da interpretare alla luce di alcune incognite sul prossimo futuro». La conferma arriva da Guglielmetti, che ritiene i corporate bond un'alternativa non solo ai titoli di Stato ma addirittura all'azionario: «Abbiamo calcolato che a parità di tasso e spread la parte euro corporate investment grade (che preferiamo agli high yield) dovrebbe dare un rendimento del 4%». Nello specifico, spiega Guglielmetti, «guardiamo alla parte bassa dell'investment grade (BBB) o alla parte alta degli high yield (BB)».

Quanto ai settori, i maggiori candidati a emettere obbligazioni destinate al retai sembrano essere i finanziari, desiderosi di rispondere alle esigenze di fare income e fare funding. Nell'attività di pre-funding sono poi intenti numerosi industriali e in particolare le utility. Eni apripista di un trend, tanto che nei prossimi giorni un altro importante gruppo energetico potrebbe annunciare un'importante emissione. Occhio anche ai gruppi del settore automotive, in particolare nella componentistica, così come si assisterà al ritorno delle società immobiliari. (riproduzione riservata)

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1608:39 gen 2023


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January 16, 2023 02:40 ET (07:40 GMT)