ROMA (MF-DJ)--Ci sono voluti mesi per trovare una sintesi ma dopo lunghe trattative il centrodestra ha indicato per la guida della Regione Siciliana l'ex presidente del Senato, Renato Schifani. Tutti i leader della coalizione di centrodestra nazionali e regionali hanno ritenuto fosse necessario puntare al massimo della competenza affinché l'Italia tramite la Sicilia ritorni protagonista nell'interlocuzione con l'Europa alla luce di un quadro geopolitico che giorno dopo giorno sembra trovare un nuovo equilibrio. E' quanto spiegato da Schifani in un'intervista a MF.

Domanda. Presidente Schifani, mi sembra di capire che la volontà della coalizione di centrodestra sia massima; ritiene di potere gestire e sopportare questo gravoso compito?

Risposta. Come anticipato nelle ultime settimane, non era francamente nelle mie previsioni la candidatura alla presidenza della Regione Siciliana, tuttavia confesso che gli argomenti utilizzati da tutti i leader nazionali e regionali nonché dai tanti amici e amiche mi hanno fortemente determinato e ritengo che oggi più che mai vi sono le condizioni per poter restituire alla Sicilia la centralità che purtroppo è andata persa a causa delle politiche miopi sviluppate dal centrosinistra a danno del Sud e della mia bellissima isola.

D. Che cosa intende quando dice "politiche miopi" e "centralità della Sicilia"?

R. Miope è stato aver bloccato la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, finanziato dal governo Berlusconi e cassato dal centrosinistra con risarcimenti milionari, cosi come incomprensibile risulta ancora oggi l'atteggiamento tenuto dal centrosinistra rispetto alle tematiche ambientali connesse alla realizzazione dei termovalorizzatori. Si ritiene infatti che sia giusto prevedere una norma ad hoc in favore del sindaco di Roma Roberto Gualtieri mentre si continua a sostenere che non vadano realizzati in Sicilia i termovalorizzatori con costi ambientali ed economici non indifferenti. Mi continuo a chiedere per quale ragione il centrosinistra continui a pensare che il popolo siciliano debba continuare a vivere circondato dai rifiuti. Come ho già detto, massimo sarà il rispetto dell'ambiente e di coloro che vivono nella mia terra. Risolveremo il problema dei rifiuti in Sicilia così come Gualtieri lo risolverà a Roma.

D. Ci sono altri nodi da sciogliere?

R. Assolutamente sì, i ritardi infrastrutturali della Sicilia non sono più accettabili e mi batterò affinché si dia priorità al Sud Italia e alla Sicilia in particolare. Abbiamo un sistema viario che va ammodernato, una linea ferroviaria che sembra essersi fermata a Eboli e una portualità turistica e commerciale non più all'altezza delle sfide che nei prossimi mesi e anni dovremo fronteggiare. E' finito il tempo degli ascari! La Sicilia merita rispetto e il sottoscritto saprà difenderla e rappresentarla al meglio.

D. Per questa ragione dice che la Sicilia recupererà la sua centralità?

R. Quando penso al ruolo geopolitico che la Sicilia potrà assolvere nei prossimi mesi e anni in verità faccio riferimento a ciò che la mia terra potrà diventare alla luce dei drammatici disordini che vi sono nell'Europa dell'Est. Gli interventi prima menzionati li ritengo funzionali a un progetto di più ampio respiro che ha per oggetto il tema energetico e logistico. La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare un hub energetico e logistico non solo per l'Italia ma per tutta l'Europa e il contesto internazionale è tale che o si intraprende tale strada rapidamente o le donne e gli uomini che popolano la mia terra e la comunità europea si ritroveranno costretti a vivere esperienze mai vissute in passato. La Sicilia e il governo di centrodestra ha già in tal senso dato un chiaro segnale all'Eni autorizzando la realizzazione di un nuovo impianto di trattamento e compressione del gas all'interno del sito di Gela. Argo e Cassiopea saranno in grado di garantire sette volte l'attuale produzione di gas in Sicilia e a titolo di royalties avremo diritto al 55% di prodotto estratto nel mare territoriale. Ho già avuto modo di sentire i vertici di Eni sul tema e mi hanno garantito che l'avvio della produzione è previsto per la prima metà del 2024 e gli investimenti nel complesso saranno circa 700 milioni di euro.

D. Dunque ritiene che con Cassiopea e Argo sarà possibile superare le criticità energetiche siciliane e nazionali?

R. No. Cassiopea e Argo sono sicuramente un buon inizio ma bisogna guardare oltre e a seguito di ciò che sta accadendo in Russia siamo tutti costretti a guardare con più attenzione al Sud del mediterraneo e la Sicilia essendo al centro del Mare Nostrum non potrà non diventare un hub energetico green. Cassiopea e Argo comunque saranno in grado di soddisfare più del 30% dei consumi di gas della Sicilia.

D. Perché ha detto che immagina che la Sicilia oltre che hub energetico green potrà ritornare centrale nella logistica?

R. Il trasporto di merci su scala globale è assorbito per l'80% dalla modalità marittima, che si muove su tre rotte principali; una di queste è proprio quella del Mar Rosso-Mediterraneo-Mare del Nord e ciò che sta accadendo in Ucraina obbligherà le grandi compagnie marittime a ridefinire i loro corridoi. I siciliani e il governo nazionale oggi hanno interessi in comune e se i siciliani riporranno in me la fiducia sapremo raccogliere la sfida. I miei nipoti non dovranno più migrare al Nord per trovare lavoro in quanto saremo noi la soluzione per l'Europa. Il potenziamento della portualità siciliana e la specializzazione nell'erogazione dei servizi contribuiranno alla ripresa economica dell'intero Paese. Non riesco a comprendere per quale ragione il porto di Anversa debba rappresentare il 5% del pil del Belgio, circa 25 miliardi di euro, ovvero una somma pari grosso modo al bilancio della Regione Siciliana, e la portualità siciliana no. Cosi come non riesco a capire per quale ragione sempre il porto di Anversa debba garantire occupazione diretta e indiretta a circa 250 mila giovani e la portualità siciliana no. Io vedo, con l'aiuto di tutti, grandissime opportunità per i nostri giovani e per le nostre donne costretti da troppo tempo a migrare.

D. Molti degli obiettivi da lei indicati erano già stati annunciati da vari governi regionali del passato. Anche l'ultima giunta è stata di centrodestra. Che cosa rappresenta di diverso una giunta guidata da lei, tanto da far ritenere che questa sarà la volta buona?

R. Il Vecchio Continente è sotto scacco e dovrà pertanto rapidamente trovare delle soluzioni a lungo termine al fine di evitare che in futuro si possano ripetere esperienze similari a quelle che stanno drammaticamente vivendo le famiglie e le imprese a causa del costo spropositato dell'energia. Il problema non è più siciliano ma nazionale e sovranazionale e, dunque, unitamente al governo italiano realizzeremo tutto ciò che in passato non siamo riusciti a sviluppare. Il treno della storia ha fischiato, avrebbe detto Pirandello, e la Sicilia, l'Italia e l'Europa vedrete che non si lasceranno sfuggire questa occasione irripetibile.

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2009:03 set 2022


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