MILANO (MF-DJ)--"Siamo stati rapidi grazie a un coinvolgimento immediato del governo e abbiamo fatto investimenti importanti in Paesi dove abbiamo trovato molto molto gas. L'Algeria ha più che raddoppiato il suo contribuito immediatamente, dovrebbe dare 3 miliardi di metri cubi di gas questo inverno per arrivare a un totale di 20 miliardi di metri cubi di gas. Prima della crisi i maggiori contributori erano la Russia, l'Algeria, poi c'era la Norvegia. Ora la Russia dà un contributo molto molto basso. Dopodiché si aprono capitoli che erano a zero, come il Qatar e l'Egitto, l'Indonesia, il Congo e il Mozambico".

Lo ha detto il Ceo di Eni, Claudio Descalzi, all'Italian Energy Summit, sottolineando che "tutti questi capitoli nuovi devono dare un contributo che ci porti nell'inverno 2024/25 a essere indipendenti. Servono rigassificatori. Abbiamo ora in Italia 18 miliardi di rigassificazione e i rigassificatori che abbiamo sono saturi. Sul 2022 dovremmo avere un addizionale di circa 9,7-10 miliardi di metri cubi, al 2023-2024 dovremmo avere 17 miliardi addizionali e nel 2024-2025 arriveremo a 21-22 miliardi di metri cubi".

"Questa non è solo una diversificazione geografica ma anche di infrastrutture. Un altro sistema fondamentale è quello amministrativo e burocratico. Tutto deve essere pianificato per avere quantità in eccesso di gas che permettono di tenere basso il prezzo", ha aggiunto, spiegando che "serve una riduzione dell'utilizzo con grande sacrificio però del sistema industriale. Questa è al parte negativa ma la parte positiva è la sostituzione del gas con altri vettori. Da marzo abbiamo lavorato sui nostri sistemi energivori. Dovranno essere accelerati altri vettori come l'idrogeno che sono alternativi agli idrocarburi".

cos


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September 28, 2022 04:12 ET (08:12 GMT)