Assemblea degli Azionisti 11 maggio 2022

Messaggio della Presidente del Consiglio di Amministrazione, Lucia Calvosa e

dell'Amministratore Delegato, Claudio Descalzi sulla strategia climatica

Obiettivo zero emissioni nette al 2050, nella prospettiva della sicurezza energetica e della creazione di valore di lungo termine per gli stakeholder attraverso un approccio distintivo basato su: tecnologie proprietarie, nuovi modelli di business e alleanze con gli stakeholder

Cari Azionisti,

il perdurare della guerra in Ucraina - con le sue drammatiche conseguenze per le persone coinvolte e per l'ordine internazionale basato sullo stato di diritto - ha portato all'attenzione pubblica la dimensione della sicurezza energetica, che si è aggiunta alla volatilità di un mercato già caratterizzato nel 2021 da offerta limitata e prezzi elevati dell'energia.

Come Eni, siamo attivamente impegnati nell'affrontare i rischi legati all'approvvigionamento di gas in Europa e stiamo lavorando per immettere sul mercato nel breve-medio termine circa 14 TCF (trillion cubic feet) di gas, disponibili grazie ai nostri successi esplorativi, ai nostri investimenti ed alle alleanze consolidate con i paesi produttori.

Allo stesso tempo, proseguiamo a lavorare per creare valore per i nostri stakeholder, offrendo servizi e prodotti progressivamente decarbonizzati ai nostri clienti per contribuire alla riduzione delle loro emissioni (scope 3), oltre a perseguire l'impegno ad abbattere le nostre emissioni dirette (scope 1) e relative all'energia acquistata (scope 2).

Il nostro modello fa leva su tecnologie proprietarie e innovative per decarbonizzare i prodotti e ridurre le emissioni Scope 3, sviluppando nuovi modelli di business per accelerare la transizione e sostenere la remunerazione degli azionisti, e costruendo alleanze con gli stakeholder per una transizione equa che include le nostre persone, fornitori, clienti, istituzioni, paesi produttori e

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partner industriali. La nostra strategia è supportata da una solida posizione finanziaria e una cash neutrality già ad un livello contenuto del prezzo del petrolio.

L'innovazione tecnologica fa parte del DNA di Eni. Nel corso degli anni abbiamo sviluppato decine di tecnologie proprietarie che hanno notevolmente migliorato sia la sicurezza che le prestazioni operative delle attività upstream, grazie alle quali Eni è leader dell'industria nelle tecnologie finalizzate all'esplorazione ed allo sviluppo delle risorse e per gli ottimi risultati che da anni ottiene nel campo dell'HSE. Eni è stata inoltre la prima al mondo, nel 2014, a convertire raffinerie tradizionali in raffinerie per la produzione di biocarburanti grazie alla tecnologia proprietaria EcofiningTM. Attualmente, con le bio-raffinerie di Gela e di Venezia siamo il secondo produttore di biocarburanti al mondo con una capacità di oltre 1 milione di tonnellate che contiamo di portare a 6 milioni di tonnellate nel prossimo decennio.

Più recentemente, abbiamo colto ulteriori successi tecnologici. Ad esempio, siamo particolarmente entusiasti della prospettiva di sviluppare, già nel prossimo decennio, il nostro primo impianto industriale di fusione magnetica, che si basa sui vantaggi competitivi costruiti negli anni e apre potenzialmente la via a una fonte illimitata di energia pulita. Il nostro impegno per la leadership tecnologica è anche alla base dello sviluppo di nuove attività per rispondere alle sfide di decarbonizzazione dei nostri clienti. È il caso del nostro progetto Hynet per la cattura e lo stoccaggio geologico della CO2 (Carbon Capture and Storage - CCS), che ci ha visto collaborare con imprese industriali ad alta intensità emissiva al fine di decarbonizzare uno dei più importanti distretti industriali del Regno Unito.

Per supportare la nostra crescita, abbiamo concepito nuovi modelli di business, creando società dedicate focalizzate sui loro clienti e con accesso indipendente al mercato dei capitali, in modo da offrire a Eni maggiore flessibilità negli investimenti e consentirle di cogliere ulteriori opportunità. Questo modello di business è una caratteristica distintiva della nostra strategia.

Plenitude è la società dedicata a fornire energia verde a oltre 10 milioni di clienti in Europa, risultante dalla combinazione delle nostre attività di vendita al dettaglio, nelle rinnovabili e nella mobilità elettrica. La quotazione di Plenitude è prevista entro quest'anno in funzione delle condizioni di mercato.

Successivamente a Plenitude, abbiamo annunciato durante il nostro Capital Market Day di marzo la creazione di una società di mobilità sostenibile tramite l'unione delle nostre attività in crescita nella bioraffinazione con le nostre attività di marketing. Inoltre, attraverso una integrazione verticale delle attività assicureremo l'approvvigionamento diretto di materie prime bio sostenibili, con 2

l'obiettivo di coprire il 35% del feedstock entro il 2025, attraverso lo sviluppo di una rete di agro-hub prevalentemente in Paesi in cui Eni è già presente con attività Upstream. La nuova società avrà un posizionamento distintivo come azienda multi-combustibili, multi-servizi e incentrata sul cliente.

L'attività Upstream rimane centrale per Eni. Ci impegniamo a migliorarne la sostenibilità e il valore, aumentando la redditività attraverso lo sviluppo accelerato delle riserve e una disciplina negli investimenti e riducendo l'impronta carbonica. Anche nell'Upstream abbiamo testato con successo il nuovo modello di business in occasione della recente quotazione di Vår Energi in Norvegia e attraverso la combinazione delle nostre attività in Angola con quelle di BP nella nuova società denominata Azule Energy. Il focus della nostra strategia sulla riduzione nelle nostre operazioni delle emissioni di gas serra, comprese le emissioni da flaring e di metano, si accompagna alla progressiva esposizione su attività gas e alla costruzione di un portafoglio di progetti per neutralizzare le emissioni di CO2 tramite cattura e stoccaggio o soluzioni climatiche naturali. Ci siamo posti l'obiettivo di raggiungere entro il 2030 la neutralità carbonica netta delle emissioni di scopo 1+2 delle nostre attività Upstream.

Nessuna strategia può essere attuata con successo senza adeguate risorse finanziarie. Le azioni tempestive poste in essere da Eni sin dall'inizio della pandemia nel 2020 hanno assicurato una rapida ripresa dei risultati aziendali ed il rafforzamento del bilancio. Ciò ha reso possibile, già nel 2022, l'ulteriore intensificazione dei nostri obiettivi di decarbonizzazione, il miglioramento delle performance operative e finanziarie e, di conseguenza, della politica di remunerazione degli azionisti.

Anche la strategia finanziaria e d'investimento sono allineate alla strategia di decarbonizzazione. Prevediamo la crescita degli investimenti sui progetti gas con un minor contributo relativo destinato ai progetti a olio ed un aumento del capitale destinato allo sviluppo della generazione da fonti rinnovabili, da economia circolare e da nuovi vettori energetici come l'idrogeno. La nostra metodologia di selezione degli investimenti è rigorosa e tiene in conto anche il profilo emissivo ed i costi della CO2 dei progetti, in modo da garantire che gli investimenti siano compatibili con il piano di riduzione dei gas serra di Eni e con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Per prassi eseguiamo anche un'analisi di sensitività rispetto agli scenari a minore intensità di emissioni di carbonio, incluso lo scenario IEA Net Zero "NZE 2050", sul valore contabile dei nostri asset per testare la loro resilienza anche in questi scenari.

In termini di obiettivi di decarbonizzazione, la nostra strategia prevede l'accelerazione del percorso verso la neutralità carbonica al 2050, con nuovi target intermedi comprensivi di tutte le 3

emissioni gas serra (scopo 1+2+3) che confermano l'impegno di Eni ad allineare ulteriormente la traiettoria di riduzione agli scenari di 1,5°C. Abbiamo, inoltre, anticipato al 2035 l'obiettivo di zero emissioni operative nette delle nostre attività (scopo 1+2) e abbiamo fissato un nuovo obiettivo intermedio consistente nel ridurre del 40% entro il 2025 le emissioni. Per quanto riguarda le emissioni di metano, il piano di Eni è allineato con il Global Methane Pledge lanciato alla COP 26. Tali obiettivi intermedi consentono ai nostri stakeholder di misurare il progresso nell'attuazione della nostra strategia di decarbonizzazione.

Grazie all'ambizione di questi obiettivi e al rigore della nostra metodologia, il nostro percorso verso la neutralità carbonica netta è stato giudicato dalla Transition Pathway Initiative allineato allo scenario di 1,5°C nel lungo termine. Anche il recente Net Zero Benchmark della coalizione di investitori CA100+ ha segnalato Eni, per il secondo anno consecutivo, come una delle società più allineate.

Per noi essere carbon neutral è un obiettivo, non soltanto un'ambizione. Negli incentivi variabili delle risorse manageriali strategiche di Eni, la componente legata alla strategia di decarbonizzazione riveste un peso considerevole (35% dell'incentivo azionario). Il nostro piano prevede una trasformazione industriale che si articola intorno a soluzioni economicamente praticabili e a tecnologie disponibili che possono essere rapidamente implementate.

Circa il 90% del nostro obiettivo a lungo termine sarà raggiunto attraverso una trasformazione delle nostre attività convenzionali. I progetti di cattura e stoccaggio del carbonio avranno funzioni complementare per ridurre le emissioni hard-to-abate, difficili da abbattere con le tecnologie esistenti. Solo un residuo 5% delle emissioni al 2050 sarà compensato, utilizzando offsets, compensazioni, di alta qualità.

Nell'Upstream la produzione raggiungerà il plateau al 2025, con la componente gas in aumento progressivo, al 60% entro il 2030, e fino a oltre il 90% dopo il 2040. I volumi di petrolio si ridurranno nel medio-lungo termine, contribuendo per oltre il 50% al nostro obiettivo totale di decarbonizzazione.

Circa il 40% della riduzione delle emissioni arriverà dalle attività midstream e downstream grazie ad azioni incentrate, rispettivamente, sulla valorizzazione del gas equity e del GNL e sulla conversione accelerata delle raffinerie tradizionali in bioraffinerie e hub di economia circolare, riducendo al contempo i rischi legati alle materie prime bio, attraverso l'integrazione verticale nella catena del valore di materie prime derivanti da coltivazioni. A tal fine, ad oggi sono stati firmati

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accordi con sette Paesi africani per sostenere il percorso di decarbonizzazione e promuovere iniziative di economia circolare. Tali accordi si inquadrano in una nuova fase di evoluzione del nostro modello di business, fortemente orientato alla creazione di valore per tutti gli stakeholder nel lungo termine, combinando sostenibilità economico finanziaria e ambientale per contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Grazie alla trasformazione dei nostri processi, possiamo ampliare la nostra offerta di una serie completa di prodotti e servizi energetici decarbonizzati per i nostri clienti, andando così ad abbattere le emissioni scope 3 associate all'uso dei nostri prodotti. Prevediamo che Plenitude raggiungerà oltre 15 Giga Watt di capacità di produzione da fonti rinnovabili entro il 2030 e che la capacità di bioraffinazione aumenterà da 2 milioni di tonnellate all'anno nel 2025 a 6 nel prossimo decennio. Infine, l'idrogeno contribuirà con circa 4 milioni di tonnellate all'anno entro il 2050.

Per finanziare questa crescita, aumenteremo progressivamente la quota di investimenti per le nuove soluzioni energetiche raggiungendo quasi il 30% della manovra di investimento entro la fine del piano, nel 2025, raddoppiando al 60% entro il 2030 e raggiungendo l'80% intorno al 2040.

In un decennio, queste attività contribuiranno positivamente in termini di cassa dopo la copertura degli investimenti [Free Cash Flow positive] ed il loro contributo aumenterà fino a circa il 75% del Free Cash Flow del gruppo dal 2040.

Il nostro piano è sostenuto dal continuo rafforzamento della nostra posizione finanziaria, attraverso un efficiente politica di investimenti, un flusso di cassa organico operativo cumulato di circa 55 miliardi di euro nei prossimi quattro anni (al nostro scenario di prezzi) e l'ottimizzazione del portafoglio, che prevede un programma di dismissioni di 3 miliardi di euro a supporto della nostra solidità finanziaria. Le società satellite dedicate, ma anche la recente quotazione di New Energy One Acquisition (NEOA) - la prima SPAC quotata a Londra focalizzata anch'essa sulla transizione energetica - illustrano la nostra innovazione ed impegno per attrarre nuovi capitali in Eni e trovare il giusto equilibrio tra allocazione delle risorse e rendimento. È in corso anche il progressivo allineamento dei nostri strumenti di finanziamento ai nostri obiettivi strategici: prevediamo oltre 13 miliardi di euro di emissioni di strumenti sostenibili entro il 2025, dopo il lancio di successo del primo sustainability-linked bond del settore un anno fa.

Nel perseguire la nostra strategia di transizione energetica, restano fermi i valori di integrità ed etica del business, così come la trasparenza e la promozione dello sviluppo sostenibile.

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Eni S.p.A. published this content on 21 April 2022 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 21 April 2022 14:34:03 UTC.