CITTÀ DEL MESSICO/HOUSTON (Reuters) - Le esportazioni del nuovo greggio messicano, sotto la guida dell'Eni, stanno aumentando, in quanto i raffinatori statunitensi lo ritengono un sostituto adeguato del petrolio russo sanzionato e un prodotto analogo alle miscele nazionali.

Le forniture, iniziate ad aprile secondo i dati di Refinitiv Eikon, rappresentano le prime esportazioni di greggio effettuate da una compagnia petrolifera diversa dall'azienda statale Pemex nella storia del Messico.

Il greggio, noto come Mizton, proviene da un gruppo di giacimenti offshore in cui l'Eni ha avviato le attività, dopo essersi assicurata un contratto di condivisione della produzione nell'ambito della storica riforma energetica del Paese, una fase di apertura del mercato ora in gran parte sospesa sotto il presidente Andres Manuel Lopez Obrador.

Quattro navi noleggiate da Eni Trading & Shipping hanno iniziato a consegnare le forniture nei porti statunitensi da aprile. Le navi hanno trasportato un totale di circa 2,2 milioni di barili di greggio, una miscela più leggera e dolce del greggio Maya, fiore all'occhiello del Messico, a raffinerie come Marathon Petroleum e Pbf Energy, secondo i dati delle dogane statunitensi e di Refinitiv Eikon.

Un quinto carico Eni di 525.000 barili di Mizton sulla petroliera Aframax Nippon Princess è previsto in arrivo questa settimana sulla costa orientale degli Stati Uniti, secondo le informazioni di tracciamento.

Il carico è stato acquistato dalla Pbf Energy, secondo quanto detto da una fonte del settore.

Pemex, Eni e Pbf Energy non hanno risposto alle richieste di commento. Marathon Petroleum ha rifiutato di commentare sulle forniture di greggio, affermando che si tratta di informazioni protette.

NOVITÀ IN ARRIVO

Nei prossimi mesi sono attesi altri accordi sul greggio Mizton, compreso il primo carico attribuito al Messico come quota di produzione. Secondo due persone a conoscenza della questione, il greggio sarà immesso sul mercato dall'unità commerciale Pmi di Pemex.

Il Mizton ha una qualità simile a quella di altri greggi del Golfo degli Stati Uniti utilizzati dalle raffinerie che si trovano sulla costa ed è un buon sostituto del greggio Urals, vanto della Russia, ha detto Rohit Rathod, analista petrolifero senior della società di dati energetici Vortexa.

Il petrolio russo, che lo scorso anno ha rappresentato circa il 3% delle importazioni totali di greggio degli Stati Uniti, è stato vietato ad aprile nell'ambito delle sanzioni statunitensi dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Il nuovo greggio messicano proviene dal giacimento di Mizton, parte del gruppo Mizton-Amoca-Tecoalli nel Golfo del Messico meridionale. L'Eni stima che i giacimenti contengano circa 2,1 miliardi di barili di petrolio e gas.

L'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (Fpso) Miamte, che può gestire fino a 90.000 barili al giorno di produzione, ha iniziato a pompare il petrolio a febbraio.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)