ROMA (MF-DJ)--"E' difficile essere fiducioso, noi abbiamo fatto tutto il possibile per essere in una situazione positiva", ma "siamo in una interconnesione globale: se i prezzi sono altissimi e lo mettiamo in hub il nostro gas ci sfugge. Ci sono delle variabili del sistema che non sono sotto il controllo di nessuno" e "non si possono chiudere le frontiere perchè noi riceviamo anche gas del Nord".

Lo ha detto l'ad di Eni, Claudio Descalzi, a margine della cerimonia Eni Award 2022 al Quirinale, precisando che "il contributo addizionale del gas russo, che speriamo che ritorni, è fondamentale per noi: 20 milioni di metri cubi al giorno, che sono circa il 9-10% del supply che sta arrivando in Italia".

"Sono tante le variabili, ecco perchè un sistema energetico deve essere sempre in ridondanza, non solo nel supply ma anche nelle infrastrutture", ha sottolineato il manager aggiungendo che la "ridondanza deve essere in termini di geografie e in termini di rigassificatori".

"Adesso noi il grosso sforzo l'abbiamo fatto coi tubi dell'Algeria e della Libia", ha ricordato Descalzi, "però il resto verrà dall'LNG, se non avremo i rigassificatori, il gas che viene dall'Angola, dalla Nigeria a fine 2023, dal Mozambico, dall'Egitto, andrà da altre parti, andrà in quei Paesi dove ci sono i rigassificatori, quindi questo è fondamentale. Perciò quando mi si dice "e' fiducioso?", è un'equazione con tanti gradi di libertà, devono essere spiegati, nessuno ha la bacchetta magica, l'Italia ha fatto un grande sforzo" e il risultato è che "il supply è superiore alla domanda e il Psv è più basso del Ttf nonostante ci sia una conessione".

gug


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October 03, 2022 07:02 ET (11:02 GMT)