ROMA (MF-DJ)--"La risposta è sì perchè il gas ci accompagnerà ancora per molto tempo, quindi abbiamo bisogno di una ridondanza di installazioni. La Spagna consuma 30 miliardi di metri cubi e ha rigassificatori per circa 65-70, noi ne consumiamo 75 e abbiamo rigassificazione per 17. Quindi è chiaro che avere due mobili da 5 miliardi e un ulteriore terzo - se si riesce a fare - ci farebbe entrare in quella ridondanza di infrastrutture che può far tenere i prezzi più bassi, perchè in un mercato libero l'offerta deve superare la domanda".

Risponde così l'ad di Eni, Claudio Descalzi, a margine della cerimonia Eni Award 2022 al Quirinale, a chi gli chiede se ritiene aauspicabile da qui a 3-4 anni che l'Italia si doti di un altro rigassificatore fisso oltre ai due mobili pervisti per il 2023 e il 2024.

Alla domanda se bisognerebbe quindi riavviare il progetto su Gioia Tauro, il manager replica: "Gioia Tauro andrebbe riavviata, ma dovremmo fare un debottlenecking della dorsale adriatica perchè adesso il problema è che a Sulmona, fra Campania e Molise, può passare solo un massimo di milioni di metri cubi al giorno, quindi, con l'Algeria che sale, se poi il Tap sale lo raggiungiamo. Per fare un rigassificatore a Sud, visto che il nostro gas viene praticamente tutto da Sud, bisogna fare questo debottlenecking, ampliare la linea e dare questa possibilità".

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October 03, 2022 07:14 ET (11:14 GMT)