"L'interruzione delle importazioni di gas dalla Russia potrebbe avere un effetto molto forte sulla già indebolita economia italiana", ha dichiarato Confindustria, aggiungendo che le conseguenze negative deriverebbero da una forte carenza di volumi di gas per l'industria e i servizi e da un ulteriore aumento dei costi energetici.

L'anno scorso la Russia è stata il principale fornitore di gas naturale dell'Italia, fornendo 29 miliardi di metri cubi o il 40% del gas totale importato dal Paese.

In seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, il Governo italiano ha cercato fornitori di energia alternativi e i suoi ministri hanno viaggiato in Africa e in Medio Oriente per assicurarsi nuovi contratti.

Nell'ambito di questo sforzo, il gruppo energetico italiano Eni e l'algerina Sonatrach hanno firmato giovedì un accordo per accelerare lo sviluppo dei giacimenti di gas in Algeria e dell'idrogeno verde.

Si prevede che questa mossa aumenterà le esportazioni di gas del Paese nordafricano verso l'Italia di circa 3 miliardi di metri cubi (bcm) all'anno.