L'annuncio diceva che gli accordi sarebbero stati firmati domenica.

"Questo sarà un importante sviluppo positivo", ha dichiarato a Reuters il Ministro dell'Energia libanese Walid Fayad, aggiungendo che potrebbe anticipare il lancio delle attività di esplorazione da novembre.

A seguito di mesi di trattative, QatarEnergy è destinata a prendere una partecipazione del 30%, lasciando alla francese TotalEnergies e all'italiana Eni il 35% ciascuna.

QatarEnergy, TotalEnergies ed Eni non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento.

La prima tornata di licenze in Libano nel 2017 ha visto un consorzio di TotalEnergies, Eni e la russa Novatek vincere le offerte per l'esplorazione nei blocchi offshore 4 e 9.

Novatek si è ritirata nel settembre 2022, lasciando la sua partecipazione del 20% nelle mani del Governo libanese.

Il mese successivo, il Libano e Israele hanno accettato un accordo storico, mediato dagli Stati Uniti, per delineare il loro confine marittimo a lungo contestato.

Il Blocco 9 si trova principalmente nelle acque libanesi, ma un segmento si trova a sud del confine appena delineato con Israele. Total e Israele hanno concordato un accordo separato per i ricavi generati da questo blocco.

L'accordo prevedeva che nessuna società libanese o israeliana avrebbe operato nella zona al di sotto del nuovo confine, il che ha portato al trasferimento delle quote di TotalEnergies e del Governo a due società descritte come "veicoli" di TotalEnergies e alla ricerca di un nuovo partner per il consorzio.

Le aree offshore del Mediterraneo orientale e del Levante hanno prodotto importanti scoperte di gas nell'ultimo decennio. L'interesse nei loro confronti è cresciuto da quando l'invasione della Russia in Ucraina ha interrotto le forniture di gas.