Eni e Vitol si sono aggiudicati due cargo da 100.000 tonnellate l'uno, entrambi in partenza da Primorsk rispettivamente tra l'1-2 e il 2-3 dicembre.

I volumi sono stati venduti intorno al prezzo del Brent datato, con una differenza di 1,30 dollari per barili in aggiunta ai costi di spedizione rispetto all'originale differenziale Fob, in rialzo rispetto alle recenti stime di prezzo per la tipologia del cargo, hanno detto i trader.

L'asta si è chiusa il 16 novembre alle ore 14,00 a Mosca, ovvero alle ore 12,00 italiane.

I carichi di greggio russo degli Urali dai porti baltici di Primorsk e Ust-Luga tra l'1 e il 5 dicembre sono stati fissati a 1,0 milione di tonnellate, in rialzo dell'11% da 0,9 milioni di tonnellate previste per le spedizioni tra l'1 e il 5 novembre.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Roma Francesca Piscioneri, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)