ROMA (MF-DJ)--Eni continuerá a rispettare i contratti stabiliti con
Gazprom, che prevedono il pagamento del gas in euro, così come le
sanzioni imposte dall'Europa alla Russia. E non ha aperto un conto in
rubli. Lo ha messo in chiaro Francesco Gattei, chief financial officer di
Eni, nel corso della conference call con gli analisti sui risultati del 1* trimestre.
"Chiaramente continuiamo ad analizzare la situazione e siamo in stretto
coordinamento con le autoritá, l'Europa e il governo", ha precisato il
manager. "Pagheremo il gas consegnato nel rispetto dei termini
contrattuali e seguendo le sanzioni internazionali, rispettiamo
chiaramente tutte queste regole. La valuta del contratto è in euro e
continuano a ricevere fatture in euro, non abbiamo aperto un conto in
rubli".
Il Cane a sei zampe ha messo a segno un trimestre col botto, vista anche l'impennata dei costi dell'energia. Eni ha realizzato un Ebit adjusted consolidato (utile operativo adjusted) di 5,191 mld, in crescita del 293% rispetto al primo trimestre 2021 (1,321 mld). Performance trainata dai solidi risultati della E&P con un Ebit adjusted di 4,38 mld, un incremento di 3 mld rispetto al primo trimestre 2021 dovuto alla capacitá di catturare il rilevante aumento dei prezzi di realizzo delle produzioni equity (+70% in media).
L'utile netto adjusted sale a 3,27 mld con una crescita di 3 mld,
sostenuto dai maggiori risultati delle partecipazioni valutate all'equity
e dalla riduzione del tax rate dovuta a un migliore mix geografico e
dall'effetto prezzo nella E&P, e dai contributi positivi di GGP e di R&M
(raffinazione e marketing) ai risultati consolidati.
In particolare, il segmento GGP (Global Gas & LNG Portfolio) ha
registrato un Ebit adjusted di 0,93 mld, rispetto al breakeven del primo
trimestre 2021, sostenuto dalla crescita delle vendite, dai migliori
risultati del business internazionale del GNL nel contesto di un robusto
scenario prezzi e dall'ottimizzazione dei margini sfruttando la
flessibilitá del portafoglio di approvvigionamento gas. Per quest'anno
viene rivista al rialzo la guidance dell'utile operativo adjusted di GGP,
atteso a circa 1,2 mld rispetto al precedente target di 0,9 mld
considerando l'evoluzione attesa del mercato.
Il business retail, renewable & mobilitá elettrica gestito da Plenitude
è ben posizionato per conseguire la guidance annuale di Ebitda adjusted
(oltre 0,6 mld) nonostante la volatilitá dello scenario, confermando la
resilienza del modello integrato di business. Confermati gli oltre 2 GW di capacitá installata da fonti rinnovabili a fine 2022 (al 100%). E' anche confermata l'offerta pubblica di azioni della controllata Plenitude e la quotazione sul listino milanese attraverso una Ipo entro il 2022, soggetta alle condizioni di mercato.
Il business R&M ha conseguito un risultato positivo (24 mln), in
significativo miglioramento rispetto alla perdita di 159 mln del
primo trimestre 2021. Il business chimico gestito da Versalis ha mostrato
invece un trend debole con un peggioramento di -154 mln rispetto al
periodo di confronto, penalizzato dall'aumento delle quotazioni della
carica petrolifera e dai maggiori costi delle utility industriali.
L'indebitamento finanziario netto ante Ifrs 16 al 31 marzo 2022 risulta
di 8,62 mld in riduzione di 0,4 mld rispetto al 31 dicembre 2021.
"La nostra performance ha dimostrato soliditá e resilienza in un
contesto di estrema volatilitá dei prezzi e di incertezza a causa della
guerra in corso e delle tensioni internazionali", ha commentato l'ad di
Eni, Claudio Descalzi. "E' stato un trimestre di evidenti progressi
nell'attuazione della nostra strategia volta a garantire sicurezza e
sostenibilitá del sistema energetico, mantenendo il nostro forte impegno
a una giusta transizione energetica e alla creazione di valore per i
nostri stakeholder".
Eni ha chiuso le contrattazioni con un rialzo dell'1,76% a 13,39 euro.
gug/liv
(END) Dow Jones Newswires
April 29, 2022 12:06 ET (16:06 GMT)