Stanno emergendo ulteriori dettagli sul processo di vendita di Loscam International Holdings Co., Limited - una delle poche aziende di fascia alta ad attirare i fondi di buyout. DataRoom apprende che circa 10 pretendenti stanno esaminando l'azienda nel processo avviato dalla banca d'investimento UBS. Tra questi, KKR & Co.

Inc. (NYSE:KKR) (Kohlberg Kravis Roberts), Brookfield Corporation (TSX:BN) ed EQT AB (publ) (OM:EQT), mentre Morgan Stanley Infrastructure Inc. è probabile e anche Igneo Infrastructure Partners e la società di private equity CVC Capital Partners Limited potrebbero essere protagonisti. L'operazione è rivolta agli acquirenti di infrastrutture "core plus", che hanno flussi di guadagno costanti simili alle attività di tipo infrastrutturale. Dalla lista degli acquirenti mancano QIC e Pacific Equity Partners, mentre Morrison & Co è improbabile perché l'offerta include asset del Sud-Est asiatico, e non è chiaro se Stonepeak, CDPQ e Blackstone siano nel mix.

Si ritiene che gli utili annuali prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e dell'ammortamento per le attività in Australia, Nuova Zelanda e Sud-Est asiatico siano di almeno 200 milioni di dollari. I proprietari di Loscam sono alla ricerca di un prezzo compreso tra 13 e 15 volte tale cifra, che potrebbe portare il prezzo di vendita a più di 3 miliardi di dollari. Finora, KKR è considerato l'acquirente più probabile.

Si prevedeva che gli asset di Loscam sarebbero tornati sul mercato verso la metà di quest'anno, come riportato da DataRoom a febbraio. A differenza dell'ultima volta, quando solo l'attività in Australia e Nuova Zelanda era in vendita per circa 2 miliardi di dollari, questa volta il ramo del sud-est asiatico e l'attività in Cina fanno parte dell'offerta, rendendo l'affare molto più prezioso e interessante per alcuni acquirenti. Il proprietario di Loscam è China Merchants, che per prima ha messo in vendita le attività in Australia e Nuova Zelanda a luglio.

Le offerte sono state inferiori alle aspettative. Tuttavia, i pallet non sono così ampiamente utilizzati nel sud-est asiatico come a livello locale, il che crea l'opportunità per un acquirente di incrementare i guadagni in questo Paese. Una delle società di private equity che ha mostrato interesse per le attività nel sud-est asiatico è stata CVC.