MILANO (MF-DJ)--Un presidente esecutivo forte affiancato da un amministratore delegato che si occuperà della messa a terra operativa delle strategie. Questo è l'assetto assunto da Delfin dopo la scomparsa di Leonardo Del Vecchio e l'apertura del testamento, avvenuta nel corso del fine settimana.

Come previsto, scrive MF, le redini dell'impero sono passate al fedele collaboratore e consigliere di Del Vecchio, Francesco Milleri che, dopo essere salito alla presidenza di EssilorLuxottica (di cui era già ceo), ieri è stato designato numero uno della cassaforte lussemburghese che custodisce le partecipazioni del gruppo, dal 19,4 di Mediobanca al 9,6% di Generali fino al 32,74% di Essilux. Al suo fianco ci sarà Romolo Bardin nel ruolo di amministratore delegato.

L'ex consigliere delle Generali manterrà le deleghe che aveva in precedenza, anche se, a ben vedere, non si tratta di una spartizione di poteri. Semmai quello di Bardin sarà un ruolo operativo che contribuirà all'implementazione delle strategie elaborate dal board e dal presidente. Al vertice della holding continueranno poi a sedere Mario Notari (che con lo studio milanese Znr ha gestito il delicato passaggio di consegne), l'avvocato lussemburghese Aloyse May e Giovanni Giallombardo, direttore generale di Unicredit Luxembourg ed entrato in Delfin nel 2013.

red/lab

MF-DJ NEWS

0508:06 lug 2022


(END) Dow Jones Newswires

July 05, 2022 02:07 ET (06:07 GMT)