Nella nota di marzo sui conti 2020, il gruppo di occhialeria aveva detto di puntare per il 2021 a una "performance paragonabile a quella dei livelli pre-pandemici".

La nota di oggi si spinge un po' più in là, dicendo che la società ambisce a una performance paragonabile "come minimo" a quella del 2019 "sia in termini di fatturato sia di margine operativo adjusted, a cambi costanti".

Nel primo trimestre, i ricavi di EssilorLuxottica sono cresciuti del 14,3% a cambi costanti rispetto a un anno fa e sono superiori dell'1,9% al primo trimestre del 2019.

Spinto da Nord America, Cina e Australia, il fatturato del gigante, nato dalla fusione tra la francese Essilor e l'italiana Luxottica, ha raggiunto i 4,06 miliardi di euro.

L'e-commerce è cresciuto del 61% rispetto al 2019 (+47% sul 2020) a cambi costanti.

Il leader mondiale dell'occhialeria ha chiuso il trimestre con 9,3 miliardi di euro di liquidità e investimenti a breve termine e con 2,6 miliardi di indebitamento finanziario netto dai 3 miliardi di fine 2020.

Confermate le sinergie previste dall'integrazione tra Essilor e Luxottica, pari a 300/350 milioni di euro di utile operativo adjusted entro la fine del 2021 e tra 420 e 600 milioni entro il 2023.

(Claudia Cristoferi, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)