ROMA (MF-DJ)--EssilorLuxottica contro Jp Morgan. Ovvero il colosso mondiale dell'occhialeria contro quello globale del credito. Entro febbraio potrebbe partire il processo che ha visto il gruppo guidato da Francesco Milleri e che fa capo con il 32,3% alla Delfin della famiglia Del Vecchio citare in giudizio ad aprile dello scorso anno la banca d'affari americana. Il casus belli è una frode da oltre 272 milioni di dollari consumata a fine 2019 nello stabilimento di lenti Essilor vicino a Bangkok. Una causa in cui Essilux ha depositato una richiesta di risarcimento danni da 100 milioni di dollari nei confronti di una filiale newyorkese di Jp Morgan che era la banca depositaria di parte dei conti della sussidiaria thailandese.

Il giudice della corte distrettuale della Grande Mela, Lewis Liman, ha accolto infatti una delle tre azioni legali intentate dalla società italo-francese, in particolare quella in cui il gruppo di Milleri lamenta violazioni delle norme del diritto commerciale dello Stato di New York, mentre ha rigettato le altre due, in cui Essilux ha tirato invece in ballo inadempimenti contrattuali e negligenza da parte della banca guidata da Jamie Dimon.

Secondo la sintesi della corte americana consultata da MF-Milano Finanza il giudice ha dato però 30 giorni di tempo al leader mondiale dell'occhialeria per riformulare "il reclamo esclusivamente in relazione alle sue rivendicazioni per violazione del contratto". Dunque alla fine Essilux potrebbe vedersi avallare la legittimità di due impianti accusatori. Non c'è ancora una tempistica chiara per il processo, ma procedimenti simili richiedono non meno di 12-24 mesi per arrivare a sentenza. Il verdetto del tribunale a stelle e strisce non ci sarà quindi prima del 2024.

Ma ecco in sintesi la vicenda. Con uno schema di fatture false e violazioni di account, nel 2019 alcuni dipendenti dello stabilimento in Thailandia avevano fatto 243 trasferimenti su conti off-shore generando una truffa da 272,15 milioni di dollari, ammanco che il gruppo ha scoperto solo a fine esercizio, lanciando contestualmente un profit-warning. Per Essilux, che secondo le carte "ad aprile dello scorso anno era stata in grado di recuperare 172 milioni", Jp Morgan si sarebbe accorta di anomali versamenti in società di comodo, per cifre anomale comprese tra 15 e 100 milioni di dollari, già all'inizio di settembre, senza però segnalarlo alla società o alle autorità competenti. Vengono citate transazioni insolite fra ottobre e dicembre 2019 per ammontare (oltre 33, 119 e 140 milioni contro una media mensile fino a settembre inferiore ai 15 milioni), numero e controparti mai registrate prima, extra-business dell'ottica e associate a conti correnti aperti in piccole banche regionali.

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1108:18 gen 2023


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