MILANO (MF-DJ)--Forte del 32,7% del capitale ma pur sempre attento alle logiche di mercato, Leonardo Del Vecchio ha deciso di blindare ancora di più il consiglio d'amministrazione che verrà di EssilorLuxottica. Perché, secondo quanto appreso da fondi finanziarie da MF-Milano Finanza, ieri durante il cda che ha approvato i conti 2020 (saranno resi noti questa mattina), è stato deciso di introdurre una modifica dell'attuale statuto relativa alla permanenza dei membri del nuovo board che sarà votato e nominato durante l'assemblea del prossimo 21 maggio.

La novità, che appunto sarà all'ordine del giorno dell'assise prevede che il cda che ha una durata triennale non vedrà modificata la sua composizione anno dopo anno, come invece era stato inizialmente studiato e ipotizzato dal colosso mondiale dell'occhialeria quotato a Parigi. In definitiva, è stata cancellata la rotazione su base annuale dei consiglieri che invece avrebbe dovuto essere introdotta con il rinnovo del board, il primo vero nuovo cda post fusione tra Luxottica ed Essilor e quello nel quale Delfin, la holding lussemburghese di Del Vecchio, renderà efficace il ruolo di socio forte e prenderà definitivamente le redini del gruppo con il ceo Francesco Milleri, quest'ultimo già ad di Luxottica Italia e ceo protempore della stessa Essilux.

La modifica allo statuto consente così di non dover indicare a priori chi tra i nomi indicati nella lista del consiglio dovrà restare in carica per uno, due e tre anni. Un modo per evitare eventuali tensioni con gli alleati francesi. Soprattutto alla luce del fatto che tra i candidati presentati in vista del rinnovo del cda spicca José Gonzalo, direttore esecutivo di Lac1, veicolo d'investimento della società pubblica transalpina Bpifrance, accreditata, come riferiva ieri La Stampa, di un 5% del colosso dell'occhialeria.

red

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1208:33 mar 2021

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