MILANO (MF-DJ)--Leonardo Del Vecchio può essere davvero il cavaliere bianco per quel che attiene lo stato di salute degli ospedali cattolici che fanno riferimento al Vaticano. Come riferito ieri da MF-Milano Finanza, l'industriale primo socio di EssilorLuxottica e Covivio, nonché azionista di spicco di Mediobanca e Generali e uomo più ricco d'Italia con un patrimonio che sfiora i 27 miliardi di euro, è sceso in campo ufficialmente per garantire un robusto sostegno finanziario ai nosocomi della Capitale gestiti dalla Santa Sede attraverso i vari ordini religiosi.

L'intervento si concretizzerà attraverso la Fondazione Del Vecchio e prevede un'iniezione di liquidità di almeno 100 milioni di euro. La conferma della trattativa in atto tra l'imprenditore milanese e gli uffici vaticani emerge, formalmente, da un documento interno dell'Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli all'isola Tiberina, già oggetto di una lunga trattativa con il gruppo San Donato della famiglia Rotelli, pronta a garantire la somma di 92 milioni, incrementabile a 96 milioni.

In un passaggio della lettera inoltrata lo scorso 14 ottobre da Fra Pascal Ahodegnon, vice presidente operativo del Fatebenefratelli ai creditori della struttura ospedaliera, e in possesso di MF-Milano Finanza, si legge chiaramente che «la Segreteria per l'Economia (della Santa Sede, ndr) comunicava che era emersa la disponibilità di diversi enti canonici e di una importante fondazione riconducibile a un primario gruppo industriale italiano, la Fondazione Del Vecchio, (congiuntamente gli «Investitori») a supportare sia finanziariamente, con risorse già individuate che attraverso l'identificazione di idoneo soggetto, sotto il profilo operativo dell'ospedale, un intervento che consenta di far fronte agli impegni con il ceto creditorio, prevedendo a tal fine un apporto di liquidità non superiore a 100 milioni di euro; di portare avanti gli insegnamenti del Fondatore San Giovanni Calibita, rilanciandone l'azione in condizioni di sostenibilità economica, nell'ambito di un'operazione che prevede la creazione di un'impresa sociale o comunque no-profit; di adempiere pertanto al pagamento dell'ultimo riparto del concordato in corso di esecuzione con somme che sono già disponibili presso uno degli investitori e saranno versate con forme e modalità da concordare con gli organi della procedura concordataria nel più breve tempo possibile e di sanare la residua posizione debitoria dell'ospedale, attraverso il riequilibrio della gestione corrente dell'ospedale, possibilmente senza ricorrere a una nuova procedura di concordato, addivenendo ad accordi con il ceto bancario e con la Provincia Romana cui sarà chiesto, nelle forme consentite dalla legge italiana, il supporto fattivo all'iniziativa sociale e caritatevole de qua, mediante una significativa riduzione dei loro crediti».

fch

(END) Dow Jones Newswires

October 20, 2021 03:48 ET (07:48 GMT)