MILANO (Reuters) - Alcune organizzazioni sindacali statunitensi e internazionali accusano Luxottica di aver violato i diritti di associazione dei lavoratori in uno stabilimento in Georgia e hanno per questo presentato un ricorso agli uffici OCSE presso i governi di Stati Uniti, Italia e Francia per chiedere una mediazione.

Il sindacato Usa Communications Workers of America (CWA), insieme all'AFL-CIO e ad altri due gruppi di lavoratori, sostiene in una nota che i dirigenti dello stabilimento Luxottica di McDonough, in Georgia, abbiano scatenato una campagna "aggressiva e intimidatoria" per dissuadere i 2.000 dipendenti dall'aderire alle organizzazioni sindacali.

I sindacati hanno presentato oggi un ricorso ai Punti di Contatto Nazionale OCSE in Italia, Francia e Stati Uniti contestando la violazione delle linee guida per le imprese multinazionali stabilite dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Un portavoce americano di Luxottica, braccio italiano del gigante dell'occhialeria italo-francese EsslorLuxottica, ha detto a Reuters che l'azienda ha "relazioni forti e costruttive con i sindacati in tutto il mondo, ovunque i nostri dipendenti scelgano di essere rappresentati da loro". Meno di tre anni fa ad Atlanta "i nostri dipendenti hanno votato in modo schiacciante a favore di un rapporto diretto con noi invece della rappresentanza sindacale", ha proseguito il portavoce. Secondo i sindacati Usa, il presunto comportamento anti-sindacale nello stabilimento della Georgia contrasta con i buoni rapporti che Luxottica ha da sempre con i sindacati in Italia.

"Vogliamo assicurarci che i lavoratori di Luxottica negli Stati Uniti siano trattati con lo stesso rispetto", dice il presidente del CWA Chris Shelton nella nota. I lavoratori dello stabilimento hanno recentemente contattato il CWA per chiedere supporto e consigli, spiega una portavoce della sigla sindacale. "Il clima negli Stati Uniti sta cambiando. Il sostegno ai sindacati sta crescendo e il presidente Biden è stato molto chiaro sul fatto che la sua amministrazione crede che l'adesione al sindacato sia il modo migliore per migliorare i salari e le condizioni di lavoro dei lavoratori", ha aggiunto la portavoce, Beth Allen. In particolare, i sindacati sostengono che i dirigenti dello stabilimento della Georgia abbiano usato un'applicazione aziendale chiamata "LiveSafe" per avvertire i lavoratori dei presunti rischi di associarsi in un sindacato, compreso il fatto che questo potrebbe comportare una riduzione di salario e benefici.

Secondo le accuse, l'app era originariamente destinata a informare i lavoratori sulle questioni COVID-19.

Il portavoce di Luxottica ha precisato che l'app è stata introdotta nel 2018 e che è una piattaforma preziosa per raggiungere i dipendenti che non hanno accesso alla posta elettronica. I sindacati accusano poi i dirigenti dello stabilimento Usa di aver assunto il Labor Relations Institute, una società di consulenza statunitense specializzata nell'aiutare le aziende a combattere l'organizzazione sindacale, di aver richiesto ai dipendenti di partecipare a riunioni obbligatorie contrarie ai sindacati e di aver creato un sito web a supporto della campagna. "Non crediamo che avere un sindacato sia nel vostro o nel nostro interesse", dice ad esempio il sito web https://luxfacts.com/. "Con un sindacato americano, la cultura aperta di Luxottica cambierebbe. La vostra capacità di crescere individualmente e di avere successo sulla base del merito personale e del duro lavoro potrebbe essere compromessa". Dagli Usa, Luxottica sottolinea che tutte le comunicazioni ai dipendenti che fanno riferimento ai sindacati "sono in conformità con le leggi sul lavoro degli Stati Uniti" e che si tratta di "una pratica comune per le aziende statunitensi". Secondo i sindacati, i vertici di Luxottica a Milano e Parigi non hanno voluto affrontare la situazione in Georgia, permettendo un comportamento diverso in Europa e negli Stati Uniti, dove la legislazione sul lavoro è più debole. L'OCSE richiede ad ogni stato membro di avere "punti di contatto nazionali" per esaminare i reclami su presunte violazioni delle sue linee guida. Non possono però imporre sanzioni o costringere le aziende a risolvere le controversie, ma solo proporre una mediazione. Lo stabilimento in Georgia produce lenti per le filiali di Luxottica, Lenscrafters, Pearle Vision, Oakley e altri marchi di proprietà dell'azienda. Sonia Paoloni, segretario generale della Filctem Cgil, ha ricordato a Reuters che l'azienda ha in Italia ottimi rapporti con i sindacati e che offre ai suoi 14.000 lavoratori locali un sistema di welfare tra i più completi e ricchi, che prevede ad esempio lo psicologo per i dipendenti o il rimborso dei libri scolastici per i figli.

"Faccio davvero fatica a riconoscere il comportamento di Luxottica in Georgia, che nulla ha a che fare con l'azienda che conosco in Italia. Se Luxottica facesse le stesse cose qui, la denunceremmo subito per attività antisindacale come previsto dal nostro Statuto dei Lavoratori".

(Ha collaborato Richa Naidu da Chicago)